La storia di Joy
di Joy, Filippine In passato, ho sempre trattato gli altri in base alle emozioni. Finché erano gentili con me, io lo ero con loro. Non...
Diamo il benvenuto a chi ricerca la manifestazione di Dio!
Io e mio marito abbiamo accettato l’opera di Dio Onnipotente degli ultimi giorni nel maggio del 2012. Insieme, leggevamo sempre le parole di Dio e cantavamo inni in Sua lode, e mi sentivo così felice e realizzata. Dopo poco tempo, ho accettato un dovere nella chiesa, e spesso uscivo per partecipare alle riunioni e condividere il Vangelo. Mio marito mi sosteneva molto. Ma in seguito, a causa dell’oppressione del Partito Comunista, la mia famiglia ha iniziato a cercare di impedirmi di praticare la mia fede, e da quel momento in poi la nostra vita, che un tempo era armoniosa e pacifica, è stata completamente sconvolta.
Un giorno, mio fratello maggiore ci ha chiamati dicendo di aver visto al telegiornale che il governo stava seriamente reprimendo i credenti in Dio Onnipotente, arrestandoli e condannandoli al carcere. Ha detto: “Se una persona è credente, ne risentono anche le future generazioni. I figli non possono essere ammessi all’università, pertanto le loro prospettive di lavoro o di avere un buon futuro sono compromesse. Non puoi continuare a praticare questa religione”. Mio marito lavorava in una scuola, e quando ha sentito le parole di mio fratello, mi ha detto con preoccupazione: “La fede è una cosa buona, ma il Partito Comunista sta arrestando i credenti come se non ci fosse un domani. Ne risentirà persino il futuro dei nostri figli. Non voglio più praticare questa religione, e tu dovresti smettere di partecipare alle riunioni. Se vuoi seguire Dio, fallo di nascosto quando sei in casa”. Io ho risposto: “Come posso essere definita una credente se non partecipo alle riunioni? Come posso apprendere la verità in questo modo? Credere in Dio e perseguire la verità: è questo il cammino corretto nella vita. Devo partecipare alle riunioni”. Vedendo che non intendevo cambiare idea, era così arrabbiato che ha preso uno sgabello e una torcia e li ha spaccati. Il giorno seguente, dopo che è tornato a casa dalla sua scuola, mi ha detto: “Oggi a scuola c’è stato un incontro. Il Comitato Centrale ha emesso un documento ufficiale dicendo che i credenti in Dio Onnipotente sono considerati criminali politici, e sono oggetto di una grande repressione a livello nazionale. Agli insegnanti e alle loro famiglie non è permesso avere una religione, e chiunque venga scoperto a credere in una religione sarà espulso e inserito nella lista nera dei lavoratori. Ai loro figli sarà vietato accedere all’università; nessuna scuola li accetterà. Non puoi continuare a praticare la tua religione. Se qualcuno ti scopre e ti denuncia, io perderò il lavoro e il futuro dei nostri figli ne risentirà. La nostra famiglia sarà rovinata”. Sentendogli dire queste cose, ho pensato che lo stipendio di mio marito ci serviva per coprire le spese familiari. Se veramente fosse stato licenziato a causa della mia fede, come saremmo andati avanti? Inoltre, i miei figli non mi avrebbero forse odiata se non avessero avuto la possibilità di andare all’università o di trovare un lavoro? Questi pensieri mi turbavano molto, così nel mio cuore ho invocato Dio, chiedendoGli di guidarmi a comprendere la Sua intenzione. Dopo la mia preghiera, ho pensato ad alcune parole di Dio: “Il destino dell’uomo è nelle mani di Dio. Tu non sei in grado di controllarti: sebbene l’uomo non faccia altro che affannarsi e cercare da solo il modo di tenersi occupato, egli rimane incapace di controllarsi. Se potessi conoscere le tue prospettive e controllare il tuo destino, saresti ancora un essere creato?” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Ristabilire la vita normale dell’uomo e condurlo a una destinazione meravigliosa”). Riflettendoci bene, ho capito che il fato delle persone è interamente nelle mani di Dio. Sia il lavoro di mio marito che il futuro dei nostri figli dipendono dalle regole di Dio e dalle Sue disposizioni; nessuna persona può controllare queste cose. Non potevo abbandonare la mia fede per proteggere il loro lavoro o il loro futuro. Mi sentivo pronta a lasciare il nostro futuro nelle mani di Dio e a sottomettermi alle Sue orchestrazioni. Dopo aver fatto questo ragionamento, non ero più così preoccupata, e come d’abitudine ho continuato a partecipare alle riunioni e a svolgere il mio dovere.
Un giorno, nel luglio del 2013, sono stata arrestata assieme ad altre sorelle mentre eravamo a una riunione. Quella sera, il Capitano Zhao della stazione di polizia mi ha interrogata e mi ha chiesto: “Chi ti ha convertito? Chi è il tuo leader della chiesa?” Non ho risposto. Poi lui ha continuato: “Tuo marito è stato un mio insegnante. Dimmi tutto quello che sai sulla chiesa e posso lasciarti tornare a casa, dato che lui è stato mio insegnante”. Ho capito che questo era uno dei tranelli di Satana per cercare di costringermi a parlare dei fratelli e delle sorelle e tradire Dio; non potevo lasciarmi ingannare. In silenzio, ho pregato Dio più e più volte, chiedendoGli di vegliare su di me e aiutarmi a rimanere salda nella mia testimonianza. Dopo di che, mi sono limitata a ignorare il Capitano Zhao a prescindere da cosa mi chiedesse. Alla fine, mi ha riportata in cella. Il mattino seguente, un ufficiale dell’Ufficio Comunale di Pubblica Sicurezza è venuto a interrogarmi. Quando ho visto che si trattava di mio cugino, sono rimasta di stucco. Non appena mi ha riconosciuta, i suoi occhi si sono gonfiati di rabbia e puntando il dito contro di me ha detto: “Non ci posso credere! Sei religiosa? Quando hai cominciato a credere? Chi ti ha convertita?” Io l’ho ignorato. Ha detto altre cose bestemmiando Dio, poi ha continuato: “Tempo fa, il governo nazionale ha emesso dei documenti ufficiali stabilendo che se una persona fosse stata scoperta a credere in Dio Onnipotente, i suoi parenti ne avrebbero subito le conseguenze per tre generazioni. Tuo figlio maggiore si è appena laureato e sta cercando lavoro, mentre tuo figlio minore sta per andare all’università. Devi pensare al futuro dei tuoi figli. Il Partito Comunista è troppo potente; continuare a voler credere nonostante ciò sarebbe come se un uovo cercasse di rompere un sasso. Devi smetterla con questa storia!” Sentendo tutto ciò, ho pensato che continuare a praticare la mia fede avrebbe sicuramente avuto degli effetti sul futuro dei miei figli. Avevo pagato un caro prezzo per dar loro un’istruzione; tutti quegli anni di sangue, sudore e lacrime non sarebbero forse andati persi se davvero alla fine non fossero riusciti a trovare un lavoro? Questo mio pensiero è stato veramente infelice. Ho pregato Dio chiedendoGli di vegliare sul mio cuore, di guidarmi a comprendere la Sua intenzione, e di farmi capire cosa dovessi fare. Poi mi è venuto in mente questo passo dalle parole di Dio: “Dal momento in cui vieni al mondo piangendo, inizi a compiere il tuo dovere. Per il piano di Dio e per la Sua predestinazione, tu svolgi il tuo ruolo e intraprendi il viaggio della tua vita. Qualunque siano le tue origini e il viaggio dinanzi a te, nessuno può sfuggire alle orchestrazioni e alle disposizioni del Cielo, e nessuno ha il controllo del proprio destino, perché soltanto Colui che governa tutte le cose è capace di tale opera. […] Il cuore e lo spirito dell’uomo vengono tenuti nella mano di Dio, ogni cosa della sua vita viene vista dagli occhi di Dio. Che tu ci creda oppure no, tutte le cose, siano esse vive o morte, si muoveranno, muteranno, si rinnoveranno e scompariranno secondo i Suoi pensieri. Questo è il modo in cui Egli sovrintende a tutte le cose” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Dio è la sorgente della vita dell’uomo”). Grazie alle parole di Dio, ho capito che tutte le cose sono completamente nelle Sue mani, quindi non lo sono forse anche il futuro e il fato dei miei figli? Le sofferenze che una persona affronta nella vita, così come il lavoro che svolge, sono già state decise da Dio. Non dovevo affliggermi per queste cose. Inoltre, non importa quanto l’istruzione e il lavoro di una persona siano considerate buone dalla società, questo non significa che essa avrà un buon futuro e un buon fato. Senza fede in Dio e senza accettare la salvezza di Dio, una persona non potrà far altro che morire non appena arriverà una catastrofe, e non avrà alcun futuro di cui parlare. L’unico modo per avere veramente un futuro è giungere dinanzi a Dio, accettare la verità, ed essere salvati da Lui. Così ho detto a mio cugino: “Il futuro dei miei figli è il loro fato, e non dipende da nessuna persona. La mia fede in Dio e il mio perseguimento della verità sono il giusto cammino e sono assolutamente decisa a percorrerlo. Non disturbarti a darmi consigli!” Quando ha visto quanto fossi determinata nel proteggere la mia fede, non ha risposto. Mi hanno tenuta lì per un giorno e una notte, poi mi hanno rimandata a casa.
Appena sono rientrata, mio marito ha preso uno sgabello e stava per colpirmi, ma nostro figlio maggiore lo ha trattenuto. Imprecando verso di me, mio marito ha detto: “A causa della tua fede, sono stato completamente disonorato, e prima o poi distruggerai il futuro dei nostri figli. Se continui ad avere questa fede, ti picchierò a morte!” Vedendolo in quello stato, ho pensato che evidentemente il nostro legame come coppia era troppo debole per affrontare una vera difficoltà. Nel momento in cui ero stata arrestata per la mia fede, e questo si ripercuoteva sui suoi interessi e la sua reputazione, aveva minacciato di picchiarmi. Come poteva questo essere amore tra marito e moglie? In quel momento, mia sorella minore si trovava a casa nostra, ed è intervenuta: “Non puoi rinunciare alla tua fede? Se vai avanti così, distruggerai il futuro dei tuoi figli!” Io ho detto loro: “Sto solamente partecipando alle riunioni e leggendo le parole di Dio. Questo è il giusto cammino da intraprendere nella vita; non ho fatto niente di male. Perché questo dovrebbe compromettere il futuro dei miei figli? È il Partito Comunista che opprime i credenti e non risparmia nemmeno le loro famiglie. Se in futuro i nostri figli non riusciranno a trovare un lavoro, la colpa è del Partito Comunista. Perché non riuscite a distinguere il bene dal male?” Poi mio fratello minore ha chiamato mio marito dicendo: “Se mia sorella continua a seguire quella religione, spezzale le gambe. Poi vediamo se riesce ad andare a quelle riunioni”. Sua moglie con cattiveria ha detto: “Ammazzala di botte se continua così. La nostra parte della famiglia non cercherà mai di regolare i conti con te”. Mi si è gelato il cuore. Pensavo che la mia famiglia mi avrebbe capita. Non avrei mai immaginato che avrebbero ascoltato il Partito Comunista, che sarebbero diventati così crudeli solo per proteggere i propri interessi, e che per loro sarei anche potuta morire purché mi avessero impedito di praticare la mia fede. Dov’era finita la loro umanità? Il giorno seguente, mio fratello maggiore ha chiamato mio marito e gli ha detto: “Se mia sorella continua a seguire quella religione, taglieremo i rapporti con lei. Se vuoi il divorzio, avrai il mio appoggio. Lasciala senza niente e cacciala di casa. Poi vediamo come farà a cavarsela”. Verso mezzogiorno, è arrivato mio cugino con una macchina della polizia e ha detto a mio marito di tenermi d’occhio e di impedirmi di praticare la mia fede, altrimenti l’intera famiglia ne avrebbe pagato le conseguenze. Mio marito mi ha detto: “Per il bene dei nostri figli e di questa famiglia, oggi devi guardare negli occhi tuo cugino e dichiarare che rinunci alla tua fede”. Io ho risposto: “Seguire Dio è giusto e corretto. Io non abbandonerò la mia fede”. Vedendo che non riusciva a farmi cambiare idea, ha detto con rabbia: “Se continui a credere in Dio senza curarti del futuro dei nostri figli, sarò costretto a divorziare da te”. Ha ottenuto un accordo di divorzio e mi ha detto di firmarlo. L’accordo diceva che dovevo andarmene senza portare nulla con me. Entrambi avevamo lavorato così duramente per costruire la nostra casa; come avrei potuto vivere se me ne fossi andata a mani vuote? Ma poi ho pensato nuovamente a come Dio abbia già stabilito quanto una persona soffrirà nella sua vita, e al fatto che in ogni caso io non potevo smettere di credere in Dio, e dovevo proteggere la mia fede e continuare a perseguire la verità. Ero sul punto di firmare, ma poi mio marito si è accorto che non avevo intenzione di cedere, così ha detto: “Allora non divorziamo. Se vuoi essere una credente, io non posso impedirtelo. Fallo e basta”. Queste sono state le sue parole, ma in realtà mi controllava in modo sempre più severo. Non mi permetteva di pronunciare la parola “Dio” quando ero in casa, e mi picchiava ogni volta che dicevo qualcosa che non gli andava bene. Aveva smesso di andare fuori per le vacanze e rimaneva a casa solo per tenermi d’occhio. Quando mi ha vista che leggevo le parole di Dio, mi ha strappato il libro di mano e ha detto: “Se vedo un’altra volta questo libro, lo brucio!” Per un po’, non mi è stato permesso di uscire per andare alle riunioni, né di avere un qualsiasi contatto con i fratelli e le sorelle, né di leggere le parole di Dio quando ero in casa. Non avevo la minima libertà.
Una sera mi sono intrufolata nella nostra camera da letto per leggere le parole di Dio, quando all’improvviso mio marito è entrato e ha detto con violenza: “Hai ancora il coraggio di leggere quelle cose! Se vieni arrestata di nuovo, il mio lavoro e il futuro dei nostri figli saranno persi! Il Partito Comunista è veramente capace di tutto”. Gli ho detto: “Sto solo leggendo le parole di Dio. Come può questo avere un impatto sul tuo futuro e su quello dei nostri figli?” Cogliendomi di sorpresa, si è avvicinato e mi ha messo le mani attorno al collo, e mentre stringeva ha detto: “Adesso ti strozzo e la faccio finita una volta per tutte!” Non ero abbastanza forte per liberarmi e non riuscivo a parlare. Non mi ha lasciata andare finché non ho smesso di respirare e non riuscivo più a muovermi. Stavo ansimando, e dentro di me soffrivo moltissimo. Sentivo che essere una credente in Cina e intraprendere il giusto cammino era troppo difficile. Ero stata arrestata dal Partito Comunista, la mia famiglia si era messa contro di me, non potevo più svolgere alcun dovere, e adesso ero stata persino privata del mio diritto di leggere le parole di Dio. Che senso poteva avere la mia vita? Pensavo che sarebbe stato meglio morire. Ho preso il rasoio di mio marito, pensando di tagliarmi le vene e suicidarmi. Poi all’improvviso mi è venuto in mente questo passo delle parole di Dio: “Oggi, la maggior parte della gente non ha quella consapevolezza. Crede che la sofferenza sia priva di valore, viene rifiutata dal mondo, la sua vita familiare è instabile, non è amata da Dio e le sue prospettive sono fosche. La sofferenza di alcune persone raggiunge un livello estremo e i loro pensieri si rivolgono alla morte. Questo non è vero amore per Dio; questa gente è vigliacca, non ha la perseveranza, è debole e incapace! Dio desidera che l’uomo Lo ami, ma più l’uomo Lo ama, maggiori saranno la sua sofferenza e le sue prove. […] Perciò, negli ultimi giorni dovete rendere testimonianza a Dio. Per quanto sia grande la vostra sofferenza, dovreste camminare fino alla fine, e anche al vostro ultimo respiro, dovete ancora essere fedeli a Dio e alla Sua mercé; solo questo è vero amore per Lui e una testimonianza forte e clamorosa” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Solamente affrontando prove dolorose puoi conoscere l’adorabilità di Dio”). Grazie alle parole di Dio che mi hanno risvegliata al momento giusto, non ho fatto quella sciocchezza. Volevo uccidermi perché ero infelice e tormentata, e incapace di sopportare questo abuso. Sono stata veramente una vigliacca. Mancavo così tanto di fede, e non potevo portare alcuna testimonianza. Dio spera che le persone non perdano la fede in Lui quando devono affrontare il dolore e le difficoltà, e che possano testimoniarLo. Come avrei potuto testimoniare se fossi morta? Non sarei forse diventata lo zimbello di Satana? Dopo essermi resa conto di ciò, ho deciso che non importava quanto in futuro mio marito e i miei parenti mi perseguitassero e cercassero di allontanarmi dalla mia fede, né quanto dovessi soffrire, fino all’ultimo respiro avrei vissuto la vita nel modo giusto e avrei seguito Dio fino alla fine. Tuttavia, dato che dopo il mio arresto sono stata costantemente controllata dalla polizia e limitata dalla mia famiglia, per tre anni non ho potuto vivere correttamente la vita della chiesa. Ero costretta a scappare a casa di mio padre per leggere di nascosto le parole di Dio. In seguito, nell’estate del 2016, finalmente sono tornata a contatto con i fratelli e le sorelle. Ho avuto la possibilità di riprendere la vita della chiesa e di farmi nuovamente carico di un dovere.
Successivamente, mio marito ha continuato a perseguitarmi. Mi ricordo che una volta, dopo essere tornata da una riunione, mi ha portato a casa di mio fratello maggiore, dove lui mi aspettava con i miei altri due fratelli e le loro mogli; tutti mi guardavano male. Sapevo che avrebbero di nuovo cercato di costringermi a rinunciare alla mia fede, così ho pregato in silenzio, chiedendo a Dio di guidarmi affinché non mi fossi lasciata condizionare qualsiasi cosa mi avessero fatto. Mio fratello maggiore mi ha lanciato un’occhiataccia e ha detto: “Il Partito Comunista è ateo. Sono anni che reprime le fedi religiose e nessuno può cambiare le cose. Credere in Dio mentre il Partito è al governo ti farà arrestare, e anche il resto della famiglia ne pagherà le conseguenze. Non stai solamente andando in cerca di guai?” Mio cognato ha proseguito: “Mio figlio ha fatto il test d’ingresso all’università e ha dovuto compilare un questionario di natura politica in cui si chiedevano informazioni su eventuali membri religiosi della famiglia. La polizia ha scoperto dei tuoi precedenti dovuti alla fede in Dio Onnipotente e non lo hanno ammesso. Ho dovuto utilizzare le mie conoscenze e fare regali a delle persone: è stato un grande sforzo e lui a malapena è riuscito a passare. In Cina, se qualcuno crede in Dio, tutta la sua famiglia ne subisce le conseguenze. Devi abbandonare la tua fede!” Poi mio fratello minore mi ha chiesto: “Come puoi non pensare alla tua famiglia e al futuro dei tuoi figli? Smetti di credere in Dio! Cosa ti succederà se abbandonerai la tua fede? Per caso ti ucciderà?” Così ho detto loro: “Voi avete idea di cosa voglia dire avere un buon futuro? Pensate forse che avere un buon lavoro, mangiare del buon cibo e vestirsi bene voglia dire avere un buon futuro? Le catastrofi sono in continuo aumento e chiunque non sia un credente verrà coinvolto. Sopravvivranno solo coloro che credono in Dio e sono salvati da Lui, e solo loro avranno un buon futuro e un buon fato”. Mio marito ha risposto: “Io non so cosa accadrà in futuro; posso solo vedere ciò che ho davanti ai miei occhi. La politica attuale del Partito Comunista è questa: se sei una credente, ti arresteranno, ti toglieranno il lavoro, e anche la nostra famiglia ne subirà le conseguenze. In tutti questi anni, nessuno è riuscito a cambiare la loro politica, e sono infinitamente più forti di noi! Devi rinunciare alla tua fede! Qui, davanti a tutti, dicci che lo farai”. Non appena ha finito, tutti gli altri hanno detto la loro, esortandomi a non credere più in Dio. Un tempo eravamo una famiglia grande e felice, ma l’oppressione del Partito Comunista aveva reso la situazione disastrosa. Mio marito mi picchiava e mi sgridava costantemente, e non avevamo un solo giorno di pace. Quando sarebbe finito tutto ciò? Ero sempre più turbata, così ho detto una preghiera a Dio e in seguito ho letto questo passo dalle Sue parole: “Devi patire difficoltà per la verità, dare te stesso alla verità, sopportare umiliazioni per la verità e, per ottenerne di più, devi subire ulteriori sofferenze. Questo è ciò che dovresti fare. Non devi gettare via la verità per una vita pacifica in famiglia, e non devi perdere un’esistenza di dignità e integrità per un momentaneo godimento. Dovresti perseguire tutto ciò che è bello e buono, e perseguire un cammino di vita che sia più significativo. Se conduci un’esistenza così mediocre e non persegui alcun obiettivo, non stai sprecando la tua vita? Che cosa puoi guadagnare da una vita del genere? Dovresti rinunciare a tutti i piaceri della carne per il bene di una verità, e non dovresti gettare via tutte le verità per il bene di un po’ di divertimento. Persone simili non hanno alcuna integrità né dignità; non vi è alcun significato nella loro esistenza!” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Le esperienze di Pietro: la sua conoscenza del castigo e del giudizio”). Le parole di Dio mi hanno aiutata a comprendere la Sua intenzione. Io seguivo fermamente Dio e svolgevo il mio dovere: avevo intrapreso il cammino di perseguire la verità. I miei familiari stavano perseguendo il denaro e la reputazione. Percorrevamo cammini differenti, ed era normale che la nostra famiglia cadesse a pezzi. Dovevo accettare quella sofferenza per ottenere la verità. Questo aveva un senso. Non potevo abbandonare la fede per il bene della mia famiglia. Così ho detto loro: “Io sono certa che Dio Onnipotente è il vero Dio, il Salvatore venuto per salvare l’umanità. Non esiste la minima possibilità che rinunci alla mia fede!” Quando hanno visto che non c’era modo di farmi cambiare idea, tutti se ne sono andati.
Una sera, quando sono rientrata a casa dopo una riunione, ho trovato mio marito disteso sul tavolo, ubriaco e in lacrime. Ha detto: “Ogni giorno te ne vai alle riunioni. Se ti arrestano di nuovo, prima o poi la nostra famiglia verrà distrutta a causa tua”. Poi con rabbia ha ribaltato il tavolo, mi ha afferrato con una mano prendendomi per il vestito, e con l’altra mi ha dato uno schiaffo. Prima ancora che potessi riprendere fiato, mi ha sbattuta violentemente sul pavimento del bagno, mi ha colpita con forza alla testa, e ha detto ferocemente: “Rinuncia alla tua fede! Questa sera sono pronto a rischiare tutto; ti picchierò a morte. In qualsiasi caso, alla tua famiglia non importa se vivi o muori!” Mi girava la testa e avevo la vista annebbiata per i colpi subiti. Mi ha trascinata da capo alle scale e mi ha spinta giù, dicendo: “Se cadi e muori, farò bruciare il tuo corpo e getterò le ceneri nel fiume!” Ero veramente spaventata quando ho sentito queste parole; pregavo Dio continuamente. Grazie alla Sua protezione, all’ultimo secondo sono riuscita ad aggrapparmi a una corda sulla ringhiera delle scale, riuscendo così a salvarmi e a non cadere. Allora nostro figlio minore si è avvicinato e ha detto a mio marito: “Il bere ti ha fatto perdere la testa? Mamma non ha fatto niente di male nella sua fede. Perché la stai picchiando?” La sua risposta è stata: “Io non voglio picchiarla, ma se viene arrestata di nuovo, tu e tuo fratello siete finiti. Non ho altra scelta”. Poiché mio figlio aveva preso le mie difese, non ha avuto il coraggio di continuare a picchiarmi, ma ha preso un tavolino di vetro e lo ha spaccato contro il muro, lasciando l’intera stanza piena di vetri rotti.
Successivamente, ho letto queste frasi nelle parole di Dio: “I credenti e i non credenti non sono compatibili; anzi, sono opposti gli uni agli altri” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Dio e l’uomo entreranno nel riposo insieme”). Ci ho riflettuto, e nel mio cuore sapevo che sebbene all’inizio mio marito avesse creduto in Dio, l’aveva fatto solamente perché voleva ricevere delle benedizioni. Non era un vero credente. Quando ha sentito che avere fede poteva influenzare le sue prospettive future e quelle dei nostri figli, è subito tornato sui suoi passi. Non solo ha rinunciato alla fede, ma ha cercato di impedirmi di credere in Dio. Non riuscendo a fermarmi, è diventato violento e ha iniziato a trattarmi come un nemico perché la mia fede danneggiava i suoi interessi personali. Ho visto che nella sua essenza mio marito odiava Dio e la verità. Seguiva il Partito Comunista per proteggere il suo modo di vivere; perseguiva un futuro e interessi mondani. Io credevo in Dio e stavo perseguendo la verità, e avevo intrapreso il giusto cammino nella vita: stavamo percorrendo due cammini differenti. Il fatto che mio marito e il resto della famiglia mi avessero perseguitata in quel modo a causa della mia fede mi aveva mostrato chiaramente che la loro natura essenza era malvagia, che erano contro Dio. Mio marito aveva partecipato alle riunioni e sapeva che Dio Onnipotente è il vero Dio. Avevo condiviso il Vangelo con i miei familiari e avevo letto loro molte parole di Dio. Nessuno di loro era diventato un credente, e nel momento in cui la mia fede aveva messo in pericolo i loro interessi, avevano scelto di seguire il Partito Comunista, perseguitandomi e dicendo che avrebbero tagliato ogni rapporto con me. Quali persone care si comportano in questo modo? Non erano altro che servi di Satana, stavano dalla parte del Partito Comunista e si opponevano a Dio. Ora Dio Si è incarnato e sta esprimendo le verità, smascherando la natura essenza di ogni tipo di persona, il che mi ha anche mostrato che stavo seguendo un cammino diverso rispetto alla mia famiglia: i credenti sono persone diverse dai non credenti. Quando mi sono resa conto di tutto ciò, non mi sentivo più limitata da loro e ho provato un senso di liberazione.
Successivamente, ho letto questo passo delle parole di Dio: “Da migliaia di anni questa è terra del sudiciume: è insopportabilmente sporca, la disperazione abbonda, i fantasmi scorrazzano in ogni dove, illudendo e ingannando, muovendo accuse prive di fondamento, rozzi e crudeli, mentre calpestano questa città fantasma disseminandola di cadaveri; il puzzo di putrefazione copre la terra e pervade l’aria, e la sorveglianza è strettissima. Chi riesce a vedere il mondo al di là del cielo? Il diavolo si avvinghia stretto a tutto il corpo dell’uomo, gli cala un velo su entrambi gli occhi e gli sigilla ermeticamente le labbra. Il re dei demoni imperversa da diverse migliaia di anni e ancora oggi tiene sotto stretta sorveglianza la città fantasma, come se fosse un impenetrabile palazzo di demoni; questo branco di cani da guardia, nel frattempo, scruta il territorio attorno a sé con occhi sgranati e torvi, col terrore che Dio lo colga di sorpresa e lo spazzi via, lasciandolo privo di un luogo dove vivere felice e in pace. Come può la popolazione di una città fantasma come questa aver mai visto Dio? Hanno mai goduto dell’amabilità e dell’adorabilità di Dio? Cosa capiscono loro delle questioni del mondo umano? Chi di loro è in grado di comprendere le intenzioni più impellenti di Dio? Desta poca meraviglia, allora, che Dio incarnato rimanga completamente nascosto: in una società di tenebra come questa, dove i demoni sono spietati e disumani, come potrebbe il re dei demoni, che uccide gli uomini senza battere ciglio, tollerare l’esistenza di un Dio che è adorabile, gentile e anche santo? Come potrebbe applaudire e festeggiare l’avvento di Dio? Sono dei leccapiedi! Ripagano la gentilezza con l’odio, da lungo tempo hanno iniziato a trattare Dio come un nemico, Lo offendono, sono feroci oltre ogni limite, non hanno il minimo riguardo per Dio, devastano e saccheggiano, hanno perso del tutto la coscienza, contrastano ogni forma di coscienza e con la tentazione inducono gli innocenti all’insensatezza. Antenati dei tempi antichi? Amati condottieri? Si oppongono tutti a Dio! La loro intromissione ha lasciato tutto ciò che è sotto il cielo in uno stato di tenebra e caos! Libertà religiosa? I diritti e interessi legittimi dei cittadini? Sono tutti trucchi per coprire il peccato!” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Lavoro e ingresso (8)”). Le parole di Dio sono così concrete. Il Partito Comunista al potere è Satana, quindi al potere c’è il diavolo. Esso detesta Dio e non può tollerare che le persone abbiano fede e Lo seguano. Esso vuole essere la sola cosa che le persone seguono e adorano. Il Partito Comunista finge di sventolare la bandiera della libertà di culto, ma in segreto opprime e arresta i credenti senza pietà, coinvolgendo le loro famiglie. Addirittura inventa dicerie e menzogne per fuorviare chi non conosce la verità, affinché il popolo cinese insorga e si opponga alle persone di fede. Tantissime persone sono state raggirate e sfruttate dal Partito Comunista, e si sono unite al Partito nel negare e opporre resistenza a Dio, e nell’opprimere i credenti. Ognuno di loro andrà incontro alla propria fine insieme al Partito Comunista: verranno puniti e annientati da Dio. La nostra era una famiglia felice, ma a causa dell’oppressione e degli arresti del Partito Comunista, i miei familiari hanno avuto paura di finire nei guai, e hanno iniziato a opprimere anche me, diventando degli strumenti di Satana. Avevo capito chiaramente l’essenza malvagia del Partito Comunista di odiare Dio e la verità, e avevo anche capito che solo Dio prova un amore autentico per gli esseri umani. Erano state le parole di Dio a guidarmi nel corso del tempo, dandomi fede, permettendomi di comprendere la verità, e di capire fino in fondo i tranelli di Satana. Mio marito cerca ancora di ostacolare la mia fede, ma ormai non mi lascio più condizionare da lui. Continuo a partecipare alle riunioni e a svolgere il mio dovere, e rimango ancora più salda nel voler seguire Dio. Ringrazio Dio dal profondo del cuore!
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