La scelta di un ufficiale governativo
di Xin Zheng, CinaPrima che io nascessi, mio padre è stato arrestato per aver infranto la legge. Questo genere di cose era considerato...
Diamo il benvenuto a chi ricerca la manifestazione di Dio!
Quando ero piccola, la mia famiglia viveva in una remota zona di montagna. I miei si guadagnavano il pane facendo i contadini e la vita era piuttosto dura. Chi lavorava altrove mi diceva che in città c’erano numerose opportunità di guadagno e che là si viveva molto meglio. Così agognavo la grande metropoli e un giorno speravo di lasciare le montagne e di trasferirmi lì per poter fare soldi e migliorare le condizioni di vita della mia famiglia, attirando l’invidia di tutti gli abitanti del villaggio. Studiavo molto e i miei voti erano sempre buoni; tuttavia, quando sono arrivata al primo anno di scuola media, la mia famiglia non è più stata in grado di mantenermi gli studi, perciò ho dovuto abbandonare. Il mio desiderio di lasciare quel posto, però, non era cambiato e speravo ancora di guadagnare molti soldi in città per vivere meglio ed essere invidiata da tutti.
Nel 2007, mi hanno presentato un potenziale partner che veniva proprio da lì. Pensavo che sposarlo mi avrebbe garantito una vita migliore; e invece, dopo il matrimonio, ho scoperto che la sua famiglia era la più povera della zona. Mio marito e i miei suoceri non avevano alcuna istruzione e potevano contare solo sul duro lavoro per guadagnarsi da vivere. La casa che si erano costruiti da soli non aveva nemmeno un tetto adeguato. I muri e i pavimenti erano di cemento e ogni volta che c’era un temporale, pioveva dal soffitto. La cosa che mi rattristava di più era che alcuni dei vicini ci ignoravano a causa delle nostre precarie condizioni di vita e questo mi faceva rimpiangere la scelta dissennata che avevo fatto. Tuttavia, quando riflettevo sul fatto che mi ero sposata e che ero andata a vivere in una grande città, dove c’erano più opportunità di guadagno rispetto alla campagna, mi convincevo che, se io e mio marito avessimo lavorato sodo, la nostra esistenza sarebbe migliorata e che, una volta fatti i soldi, i vicini ci avrebbero invidiati.
Un anno dopo, lui è stato impiegato come operaio in una fabbrica di ferramenta e, poco dopo aver partorito, io ho trovato un lavoro manuale come tessitrice. Per aumentare lo stipendio, spesso lavoravo fino alle due o alle tre di notte e col tempo ho iniziato ad affaticarmi. A volte avevo le braccia così doloranti che non riuscivo nemmeno a sollevarle ed entrambi i polsi erano gonfi. Ma quando pensavo che un solo lavoretto in più avrebbe potuto farmi racimolare qualche altro centesimo, mi convincevo che quelle avversità valessero la pena. Soprattutto quando spendevo i soldi che mi ero sudata in cibo e beni di prima necessità per migliorare la nostra vita, sentivo che quelle fatiche erano servite a qualcosa. Così ero ancora più persuasa che, se io e mio marito fossimo riusciti a sopportare le avversità, la nostra esistenza non sarebbe stata peggiore di quella di chiunque altro.
Un giorno, sua zia è venuta a predicarmi il Vangelo, dicendo: “Il Salvatore è venuto, Egli è Dio Onnipotente e sta compiendo l’opera di salvare le persone degli ultimi giorni. Solo accettando la salvezza di Dio e liberandosi dal peccato si può ottenere la Sua protezione e sopravvivere alla grande catastrofe…” Nel mio cuore credevo in Dio, ma poi ho pensato: “Vivo ancora in una casa con il soffitto gocciolante, mio figlio è così piccolo e abbiamo bisogno di soldi per ogni genere di cose. Se credo in Dio, questo nel tempo mi farà guadagnare meno. Non posso permettere che ciò accada. Guadagnare soldi è la cosa più importante per me in questo momento e, per quanto riguarda la fede in Dio, dovrò rimandarla a quando le mie condizioni di vita saranno migliorate”. Pertanto, ho rifiutato.
A quel tempo, mio figlio aveva appena iniziato a camminare e sentivo dire che il carico di lavoro alla fabbrica di prodotti alimentari era pesante, ma che il salario era tre o quattro volte superiore rispetto al mio. Ero in qualche modo tentata; pensavo: “Se non ho paura delle avversità o della stanchezza, in quella fabbrica potrò guadagnare di più. In questo modo, dovrei avere una vita migliore, no?” Così ho affidato mio figlio a mia suocera e sono andata a lavorare lì. In quel periodo, mio marito si lamentava ogni tanto di avere mal di schiena, ma io non lo prendevo affatto sul serio e mi dicevo: “Come si fa a guadagnare di più senza faticare? Non faccio spesso gli straordinari fino alle due o alle tre di notte? Solo persistendo riusciremo a fare più soldi”. Così abbiamo entrambi stretto i denti e perseverato nell’intento di aumentare le nostre entrate. Non molto tempo dopo, ho trovato un altro impiego in una fabbrica di materiale metallico, lavorando alle smerigliatrici. Poiché ogni giorno lucidavo gli attrezzi, dovevo mettere le mani nell’acqua addizionata di varie sostanze chimiche per evitare che il metallo si arrugginisse. Dato che, per maneggiare gran parte degli attrezzi, non potevo indossare i guanti, passavo un’intera giornata con le mani a mollo in quell’acqua. Per colpa di questo lavoro, uno dei miei colleghi ha avuto un’insufficienza renale, eppure io ho continuato a farlo per otto o nove anni. Io e mio marito lavoravamo sodo e abbiamo guadagnato un po’ di soldi e di conseguenza il cibo e i vestiti che potevamo permetterci sono migliorati parecchio rispetto a prima e abbiamo anche messo da parte la caparra per l’acquisto di una casa. I vicini, che prima ci ignoravano perché eravamo poveri, hanno iniziato ad avvicinarsi a noi, ci salutavano sorridendo quando andavano e venivano e parlavano di noi con invidia, dicendo che, come coppia, lavoravamo tanto e vivevamo meglio grazie ai nostri sforzi. Era una cosa che mi rendeva in qualche modo orgogliosa e sentivo che i miei anni di fatica stavano finalmente dando i loro frutti, quindi non avrei potuto essere più felice. Una mattina, però, mentre io e mio marito ci stavamo preparando per andare a lavorare, lui improvvisamente ha lanciato un grido di dolore dal letto e mi ha chiesto freneticamente di portarlo in ospedale. Il medico lo ha visitato e ha riscontrato delle protrusioni discali su più segmenti della colonna lombare. Ha consigliato un intervento chirurgico per evitare il rischio di paralisi. Ha aggiunto che l’intervento sarebbe costato più di centomila yuan. Sono rimasta sbalordita: “Più di centomila yuan? È la somma che abbiamo messo da parte e per cui abbiamo faticato tanto nel tempo; e adesso tutto sparirà solo per colpa di una malattia. Se così fosse, tutti questi anni di sofferenza non sarebbero stati inutili? Ma se non si cura e finisce paralizzato, chi lotterà per questa famiglia insieme a me? Le nostre vite non diventerebbero forse più difficili?” Lui sembrava altrettanto angosciato e non riusciva ad accettare di veder sparire i soldi guadagnati con fatica, così ha deciso di andare a casa e di riposare. In quel periodo ero l’unico sostegno finanziario della famiglia, quindi ho lavorato ancora più duramente e, anche quando non mi sentivo bene, stringevo i denti e perseveravo.
Un giorno, circa tre mesi dopo, mentre mi preparavo per andare a lavorare, all’improvviso ho avvertito un dolore lancinante al collo, tale che non ce la facevo a sollevare la testa, ogni cosa che guardavo era sfocata e confusa e mi sembrava di non riuscire a mandare giù il cibo. Mio marito mi ha esortata a recarmi immediatamente in ospedale. Il medico ha detto che avevo tre gravi ernie alle vertebre cervicali e lombari, una delle quali stava già comprimendo i nervi della mia gamba sinistra. L’intervento sarebbe costato oltre 200.000 yuan e non vi era certezza che la malattia fosse curabile. Ma se non si fosse intervenuti, avrei potuto rimanere paralizzata. Quando l’ho saputo, mi sono sentita come in procinto di crollare, mentre pensavo: “Mio marito è ancora malato e ora potrei rimanere paralizzata anch’io. I soldi per i quali abbiamo lavorato così duramente non bastano nemmeno per farci visitare da un medico! In tutti questi anni, abbiamo faticato tanto per guadagnare, ma alla fine non ci siamo goduti nulla e ci siamo ritrovati con un mucchio di malattie. Davvero il nostro lavoro per guadagnare tutto quel denaro non è servito a nulla? E per di più, anche se lo spendiamo, non c’è garanzia che io guarisca; e, se mai dovesse accadere, i soldi non ci sarebbero più, così come la mia vita. Per cosa ho vissuto finora?” Mi sentivo davvero smarrita ed ero perennemente triste. In seguito, grazie all’intercessione di un parente, io e mio marito abbiamo trovato impieghi meno pesanti. Abbiamo anche ricevuto dei soldi dalla demolizione della nostra casa e sembrava che la nostra vita cominciasse a migliorare. Tuttavia, il dolore fisico mi dava spesso una sensazione di presagio e mi chiedevo: “Potrei ritrovarmi paralizzata da un momento all’altro? E se la mia esistenza si interrompesse?” Più ci pensavo, più avevo paura e spesso mi pentivo di essere stata tanto sciocca in tutti quegli anni, di non essermi presa affatto cura del mio corpo solo per guadagnare denaro, e ora, anche se avevo un po’ di soldi, nessuna somma avrebbe potuto curare la mia malattia. Ero preoccupata e mi domandavo: “Come faccio ad andare avanti così?”
Nel dolore e nello smarrimento, mia zia mi ha predicato ancora una volta il Vangelo. Mi ha fatto ascoltare un inno intitolato “Il destino dell’uomo è controllato dalle mani di Dio”. Ho ascoltato le parole dell’inno che dicevano: “Il destino dell’uomo è nelle mani di Dio. Tu non sei in grado di controllarti: sebbene l’uomo non faccia altro che affannarsi e cercare da solo il modo di tenersi occupato, egli rimane incapace di controllarsi. Se potessi conoscere le tue prospettive e controllare il tuo destino, saresti ancora un essere creato?” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Ristabilire la vita normale dell’uomo e condurlo a una destinazione meravigliosa”). Questa canzone ha immediatamente colpito il mio cuore. In tutti quegli anni, avevo lavorato instancabilmente per guadagnare soldi e avevo sopportato molte avversità solo per avere una vita che gli altri avrebbero invidiato; ma, alla fine, sia io che mio marito ci eravamo ammalati e rischiavamo la paralisi. Se fossimo morti, a cosa sarebbe servito tutto quello che avevamo accumulato? Riflettendo su questo, mi sono resa conto che davvero il destino di una persona non è nelle sue mani. Nei giorni successivi, mia zia è venuta a nutrirsi insieme a me delle parole di Dio e ha condiviso con me sull’origine dell’umanità, sui misteri delle tre fasi dell’opera di Dio e sull’intenzione di Dio di salvare l’umanità. Ho constatato che Egli ha espresso così tante verità, che le Sue parole hanno autorità e potere e ho avuto la certezza che Dio Onnipotente è il vero Dio e può salvare l’umanità. Ho predicato il Vangelo anche a mio marito e insieme abbiamo accettato l’opera di Dio Onnipotente degli ultimi giorni.
Dopo averlo fatto, ho letto molti passi delle parole di Dio. Un giorno, mi sono imbattuta in queste Sue parole: “Quando una persona non comprende il destino, quando non capisce la sovranità di Dio, essa procede ostinatamente a tentoni, vacillando e barcollando nella nebbia; il viaggio è troppo difficile, troppo straziante. Così, quando le persone riconoscono la sovranità di Dio sul destino umano, quelle intelligenti scelgono di conoscerla e di accettarla, di dire addio ai giorni dolorosi in cui hanno cercato di costruirsi una bella vita con le proprie mani, e di smettere di lottare contro il destino e di perseguire i loro cosiddetti ‘obiettivi di vita’ a modo loro. Quando non si ha Dio, quando non si riesce a vederLo né a riconoscerNe chiaramente la sovranità, ogni giorno è privo di valore, insignificante, straziante. Ovunque una persona si trovi, qualunque lavoro faccia, i suoi mezzi di vita e il perseguimento dei suoi obiettivi non le portano altro che uno strazio interminabile e una sofferenza per cui non esiste sollievo, al punto che essa non sopporta di guardare al passato. Soltanto quando si accetta la sovranità del Creatore, quando ci si sottomette alle Sue orchestrazioni e disposizioni e si cerca la vera vita umana, ci si inizia a liberare gradualmente da tutto lo strazio, da tutta la sofferenza e da tutta la vacuità della vita” (La Parola, Vol. 2: Riguardo al conoscere Dio, “Dio Stesso, l’Unico III”). Dalle parole di Dio, ho visto che se le persone non vengono davanti a Dio, possono solo vivere sotto l’inganno di Satana, perseguendo denaro, fama e guadagno. Solo venendo davanti a Dio, sottomettendoci alla Sua sovranità e alle Sue disposizioni e perseguendo il cammino su cui Egli ci ha guidati, possiamo essere protetti da Lui e sfuggire al male causato da Satana. Pensandoci bene, ero una persona che aveva sofferto molto per mano di Satana. Non avevo mai riconosciuto la sovranità di Dio e avevo sempre voluto affidarmi a me stessa per fuggire dalle montagne e vivere, in una grande città, una bella vita che gli altri avrebbero invidiato. Ma il background familiare di mio marito non rispondeva ai miei desideri, così avevo deciso di affidarmi al lavoro per fare soldi e cambiare il mio destino di povertà, usare le mie mani per creare un’esistenza migliore e diventare una persona ricca che gli altri avrebbero invidiato. Avevo lavorato fino allo sfinimento per guadagnare denaro e, anche se il mio corpo ne risentiva pesantemente, ciò non arrestava il mio perseguire la ricchezza. Alla fine, non solo non avevo accumulato molto, ma ero diventata stremata e malata fino a rischiare la paralisi. Questi ricordi dolorosi mi hanno fatto capire veramente che le persone non possono affatto controllare il proprio destino. Avevo sempre voluto affidarmi a me stessa per modificarlo, ma alla fine ero stata torturata dagli inganni di Satana.
In seguito, mi sono chiesta: “Perché in passato ero disposta a soffrire e a faticare per il denaro, ma non a credere in Dio e a presentarmi davanti a Lui?” Io e mio marito abbiamo letto insieme un passo delle parole di Dio: “‘I soldi fanno girare il mondo’ è una filosofia di Satana. Essa prevale nell’intera umanità, in ogni società umana; si potrebbe dire che è una tendenza. Questo perché è stata instillata nel cuore di tutti gli uomini, i quali all’inizio non accettavano questo detto, ma poi lo hanno tacitamente accolto quando sono entrati in contatto con la vita reale, e hanno cominciato ad accorgersi che queste parole erano in effetti vere. Questo non è forse il processo di corruzione dell’uomo da parte di Satana? Forse le persone non intendono questo detto nello stesso modo, ma ciascuno ha diversi gradi di interpretazione e di riconoscimento in base alle cose che gli sono successe e alle esperienze personali. Non è così? A prescindere da quanta esperienza ciascuno abbia con questo detto, qual è l’effetto negativo che può avere sul cuore di una persona? C’è qualcosa che viene rivelato attraverso l’indole umana delle persone di questo mondo, compreso ognuno di voi. Di cosa si tratta? Dell’adorazione del denaro. È difficile cancellarla dal proprio cuore? Difficilissimo! Sembra che la corruzione dell’uomo da parte di Satana sia davvero profonda! Satana usa il denaro per tentare le persone e le induce ad adorare i soldi e a venerare le cose materiali. In che modo si manifesta nelle persone l’adorazione del denaro? Forse sentite che non potreste sopravvivere senza denaro in questo mondo, che per voi sarebbe impossibile anche solo per un giorno? Il prestigio e la rispettabilità delle persone dipendono da quanti soldi hanno. La schiena dei poveri è piegata dalla vergogna, mentre i ricchi godono della loro posizione elevata. Camminano orgogliosamente a testa alta, parlano con voce tonante e vivono con arroganza. Cosa portano questo detto e questa tendenza alle persone? Non è forse vero che molte persone fanno qualsiasi sacrificio pur di accumulare denaro? Molte non sacrificano la loro dignità e l’integrità andando in cerca di altri soldi? Molte non perdono l’opportunità di compiere il loro dovere e di seguire Dio a causa del denaro? Perdere la possibilità di acquisire la verità ed essere salvate non è forse la perdita più grave per le persone? Satana non è subdolo quando usa questo metodo e questo detto per corrompere l’uomo fino a questo punto? Non si tratta di un perfido stratagemma? Man mano che passi dall’obiettare su questo detto popolare all’accettarlo come verità, il tuo cuore finisce completamente nelle grinfie di Satana, e così arrivi tuo malgrado a vivere secondo questo criterio” (La Parola, Vol. 2: Riguardo al conoscere Dio, “Dio Stesso, l’Unico V”). Dopo aver letto le parole di Dio, ho capito che le persone si allontanano da Lui e dalla verità perché sono influenzate e avvelenate da varie opinioni errate inculcate da Satana, il quale usa detti come “I soldi fanno girare il mondo” e “Gli uomini fanno qualunque cosa pur di diventare ricchi” per irretirle a perseguire la ricchezza, portandole a lottare e a vivere tutta la vita per amore del guadagno. Fare questo mi aveva causato una tale sofferenza! Credevo che solo grazie al denaro la mia esistenza sarebbe migliorata, permettendomi di godere di una buona vita materiale, di ottenere il rispetto degli altri e di essere invidiata. Quando facevo lavori manuali, rimanevo ogni giorno sveglia fino alle due o alle tre di notte solo per racimolare qualche centesimo in più. Nel periodo in cui lavoravo in una fabbrica di prodotti alimentari, non dormivo abbastanza, eppure non perdevo mai l’occasione di fare gli straordinari per alzare lo stipendio. Le sostanze chimiche utilizzate per la smerigliatura erano seriamente dannose per la salute umana, ma siccome la paga era buona, ero pronta a farlo. In tutti quegli anni, non avevo pensato ad altro che a come guadagnare più soldi. Anche quando tutto quel lavoro intensissimo aveva provocato problemi di salute sia a me che a mio marito, non ero comunque disposta a ritardare il lavoro per riposare, ripetendomi costantemente: “Se voglio una bella vita, devo stringere i denti e resistere”. Alla fine, grazie al nostro duro lavoro, avevamo accumulato un po’ di soldi e ottenuto l’ammirazione dei nostri vicini, però entrambi i nostri corpi erano ormai logorati e purtroppo i soldi che avevamo guadagnato non bastavano nemmeno per gli interventi chirurgici. Avevo vissuto in base al veleno satanico secondo cui “I soldi fanno girare il mondo” e per poco non mi ero ritrovata paralizzata. Ciò che rimpiangevo ancora di più era che quando mia zia mi aveva portato il Vangelo di Dio degli ultimi giorni, l’avevo rifiutato per amore del denaro. Se non fosse stato per il fatto che Dio si era servito di lei per predicarmi di nuovo il Vangelo, avrei quasi perso la possibilità di seguirLo, ottenere la verità ed essere salvata. Ero stata davvero sciocca! Solo in quel momento mi sono resa conto che Satana aveva usato il denaro per controllare i miei pensieri e dominare la mia vita, facendo sì che il mio cuore si allontanasse sempre di più da Dio. Le tattiche di Satana per ingannare le persone sono davvero spregevoli e malvagie!
Sei mesi dopo, ho iniziato a svolgere i miei doveri nella chiesa. All’inizio, erano relativamente facili e mi permettevano di continuare a guadagnare con il mio impiego, ma poi, quando sono diventata una leader, il mio carico di lavoro nella chiesa è aumentato e mi sono trovata a corto di tempo. In diverse occasioni, durante le riunioni, il mio capo mi ha chiamata e temevo che continuare in quel modo avrebbe avuto ripercussioni sul mio lavoro e sul mio reddito. Dopotutto, non era un impiego estenuante e se lo avessi perso, non avrei potuto guadagnare nulla! Però sapevo che cercare di trovare un equilibrio con i miei doveri avrebbe ritardato l’opera della chiesa. Mi sentivo molto combattuta, così ho pregato Dio: “Dio, Ti prego, guidami a non farmi vincolare dal denaro e a non perdere la possibilità di svolgere i miei doveri”.
Un giorno, il predicatore ha compreso il mio stato e si è nutrito con me di un passo delle parole di Dio: “Se ora vi mettessi davanti una somma di denaro e vi dessi la libertà di scegliere (senza condannarvi per la vostra scelta), allora la maggior parte di voi sceglierebbe il denaro e rinuncerebbe alla verità. I migliori tra di voi rinuncerebbero al denaro e sceglierebbero la verità con riluttanza, mentre quelli nel mezzo agguanterebbero il denaro in una mano e la verità nell’altra. A quel punto, non sarebbe manifesta la vostra vera natura? Nello scegliere tra la verità e una qualsiasi cosa a cui siete leali, tutti fareste questa scelta e il vostro atteggiamento rimarrebbe lo stesso. Non è così? Non ce ne sono molti tra di voi che hanno oscillato tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato? Nei confronti tra positivo e negativo, tra nero e bianco, siete di certo consapevoli delle scelte che avete fatto tra la famiglia e Dio, tra i figli e Dio, tra pace e turbamento, tra la ricchezza e la povertà, tra il prestigio sociale e l’ordinarietà, tra l’avere il sostegno degli altri o l’essere ostracizzati, e così via. Tra una famiglia serena e una divisa, avete scelto la prima, e lo avete fatto senza alcuna esitazione; tra la ricchezza e il dovere, avete di nuovo scelto la prima, perfino senza essere disposti a tornare a riva; tra il lusso e la povertà, avete scelto il primo; quando avete dovuto scegliere tra i vostri figli, mogli o mariti, e Me, avete scelto i primi; e tra la nozione e la verità, di nuovo avete scelto la prima. Dinanzi a ogni genere di vostra malvagità, ho semplicemente perso la fiducia in voi. Davvero Mi sorprende che il vostro cuore sia così ostinato e non si lasci intenerire. Lunghi anni di dedizione e sforzi, a quanto pare, non Mi hanno portato altro che il vostro abbandono e rassegnazione, ma le Mie speranze nei vostri confronti crescono ogni giorno che passa, perché il mio giorno è stato interamente palesato davanti agli occhi di tutti. Ciò nonostante, persistete nel cercare cose oscure e malvagie e vi rifiutate di allentare la presa su di loro. Quale sarà, dunque, il vostro esito finale? Ci avete mai riflettuto attentamente? Se vi venisse chiesto di scegliere di nuovo, quale sarebbe la vostra posizione? Sarebbe ancora quella precedente? Mi procurereste nuovamente delusione e miserevole dolore? Il vostro cuore possiederebbe ancora un pizzico di calore? Sareste ancora ignari di cosa fare per consolare il Mio cuore?” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “A chi sei leale?”). Dallo smascheramento delle parole di Dio ho visto che, dopo essere stati corrotti da Satana, quando ci viene offerta una scelta tra il denaro e la verità, optiamo senza esitazione per il primo e abbandoniamo l’opportunità di perseguire la seconda. Anche se ero entrata nella casa di Dio e, attraverso l’irrigazione delle Sue parole, ero arrivata a comprendere alcune verità, quando l’opera della chiesa era in conflitto con i miei interessi finanziari personali, avevo esitato e considerato il denaro più importante della verità: non stavo forse seguendo Satana? Quando mi sono resa conto di ciò, ho capito che Dio mi stava dando la possibilità di scegliere di nuovo, per vedere se avrei seguito Satana e perseguito il denaro o se avrei seguito Dio e perseguito la verità. Guardando i fratelli e le sorelle intorno a me, ho visto che stavano arrivando a comprendere sempre più verità mentre si formavano nei doveri all’interno della chiesa e che quest’ultima mi stava coltivando per svolgere i miei doveri di leader nella speranza che, dando il mio contributo, anche io potessi acquisire più verità. Non potevo perdere la possibilità di ottenere la verità per colpa del mio desiderio di fare soldi e non potevo deludere la buona intenzione di Dio. Inoltre, avevo sempre paura che, se avessi rinunciato al mio lavoro e smesso di guadagnare denaro, le nostre condizioni di vita sarebbero state peggiori di quelle degli altri. Ma, in realtà, anche se ora avevo una casa e qualche soldo in più, nulla di tutto ciò era stato guadagnato da me; al contrario, era stato fornito da Dio attraverso circostanze come la demolizione della nostra casa. Ho capito davvero che la ricchezza che una persona può avere non è determinata dalle sue scelte, ma è soggetta all’ordinazione di Dio. Ho compreso che, per quanto mi sforzassi di fare affidamento su me stessa, non sarei stata in grado di guadagnare più denaro di quello che mi era stato destinato. Eppure mi preoccupavo che, se non fossi riuscita ad accumularne, la mia vita sarebbe stata povera e non sarei stata rispettata dagli altri, quindi ero indecisa tra il guadagno e i miei doveri. Non ero forse nello stesso stato di quando avevo rifiutato il Vangelo di Dio degli ultimi giorni per amore del denaro? Non potevo più sprecare il mio tempo perseguendo la ricchezza e il piacere, perché questo mi avrebbe fatto perdere l’opportunità di ottenere la verità e mi avrebbe condotta alla rovina.
In seguito, ho letto un altro passo delle parole di Dio: “Devi patire difficoltà per la verità, devi sacrificarti per la verità, devi sopportare umiliazioni per la verità e, per ottenerne di più, devi subire ulteriori sofferenze. Questo è ciò che dovresti fare. Non devi gettare via la verità per godere di una vita armoniosa in famiglia, e non devi perdere un’esistenza di dignità e integrità per un momentaneo godimento. Dovresti perseguire tutto ciò che è bello e buono, e perseguire un cammino di vita che sia più significativo. Se conduci un’esistenza così mediocre e non persegui alcun obiettivo, non stai sprecando la tua vita? Che cosa puoi guadagnare da una vita del genere? Dovresti rinunciare a tutti i piaceri della carne per il bene di una verità, e non dovresti gettare via tutte le verità per il bene di un po’ di divertimento. Persone simili non hanno alcuna integrità né dignità; non vi è alcun significato nella loro esistenza!” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Le esperienze di Pietro: la sua conoscenza del castigo e del giudizio”). Le parole di Dio hanno toccato il mio cuore e ho capito che solo presentarsi davanti a Lui e perseguire la verità sono cose veramente significative e preziose. Ripensandoci, mia zia mi aveva predicato il Vangelo di Dio quindici anni prima, ma io l’avevo rifiutato, preferendo la ricchezza materiale, e per quindici anni avevo perso la salvezza di Dio! Per tutto quel tempo, avevo lavorato come un robot, facendo lavori pesanti giorno dopo giorno, senza concedermi nemmeno un momento di pausa e di respiro e, di conseguenza, avevo ogni sorta di malattia dovuta alla fatica. Quindici anni di lotta per il denaro alla fine mi avevano lasciata completamente svuotata e ho capito che vivere così non ha alcun senso. Ho pensato a un mio parente, che aveva fatto un sacco di soldi, era invidiato da tutti nel villaggio ed era diventato un imprenditore, ma spesso socializzava e beveva con i soci in affari e questo gli aveva procurato una patologia epatica dovuta all’avvelenamento da alcol. Il medico lo aveva esortato a smettere, ma per guadagnare di più lui aveva continuato a farlo, danneggiando il suo corpo senza esitazione alcuna. Alla fine, si era ammalato di cancro al fegato ed era morto in giovane età. Mi sono ricordata di ciò che ha detto il Signore Gesù: “Che gioverà a un uomo se, dopo aver guadagnato tutto il mondo, perde poi l’anima sua? O che darà l’uomo in cambio dell’anima sua?” (Matteo 16:26). Le parole di Dio mi dicono che la ricchezza, la fama e il guadagno non possono comprare la vita e possono solo portare alla distruzione. Se non avessi fatto i miei doveri in modo corretto e avessi continuato a seguire il cammino del perseguire il denaro, il mio corpo avrebbe sicuramente ceduto e non solo la mia vita sarebbe stata rovinata, ma avrei anche perso la possibilità di salvezza. Sebbene in quel momento le mie entrate fossero diminuite, potevo nutrirmi spesso delle parole di Dio e condividere sulle esperienze con i fratelli e le sorelle, il che era una grazia di Dio! Ho anche capito che Egli mi ha permesso di formarmi nei miei doveri all’interno della chiesa in modo che potessi dotarmi di più verità, discernere i mezzi con cui Satana danneggia le persone, conoscere la mia indole satanica corrotta e ottenere dalle parole di Dio la giusta direzione nella vita. La verità che una persona ottiene da Dio è vita eterna, qualcosa che nessuno può portare via. Non è paragonabile al denaro ed è la cosa più preziosa. Dopo aver capito questo, ho pregato Dio dicendo che ero disposta a rinunciare al mio impiego, a credere in Lui nel modo appropriato e a svolgere i miei doveri nei giorni a venire.
In seguito, ho rinunciato al lavoro e mi sono dedicata completamente ai doveri. Ora, sia io che mio marito siamo in buona salute e i sintomi di vertigini, mal di schiena e malessere che avvertivamo prima sono scomparsi. Ciò che mi rende ancora più felice è che, formandomi nei miei doveri, ho acquisito una certa comprensione della mia indole corrotta. Sono così grata a Dio per avermi salvata dalla schiavitù del denaro, della fama e del guadagno e per avermi portata davanti a Lui e avermi dato più opportunità di ottenere la verità.
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