La prova di un ambiente difficile

19 Dicembre 2022

di Junior, Zimbabwe

Fin da piccolo, sono sempre stato influenzato dalla società. Mi piaceva andare d’accordo con gli altri in tutto ciò che facevo; le persone intorno a me erano cristiane, quindi lo ero anch’io. Ma, quando ho voluto conoscere Dio, ho iniziato a riflettere su alcune domande: perché crediamo in Dio? Come possiamo conoscere Dio? In questo mondo oscuro e malvagio, dov’è realmente la verità? Perché le persone patiscono avversità nella vita? Queste domande erano come un mistero dopo l’altro e non trovavo mai una risposta. Fortunatamente, ho accettato il Vangelo di Dio Onnipotente degli ultimi giorni e ho trovato nelle parole di Dio Onnipotente le risposte a tutti questi dubbi. Ho imparato che la fede in Dio consiste nello sperimentare le Sue parole e la Sua opera e in questo modo giungere a conoscerLo, obbedirGli e amarLo. Ho anche imparato che, negli ultimi giorni, Dio usa il giudizio, il castigo, le prove e l’affinamento per perfezionare le persone e purificare la loro corruzione. Così, pregavo per subire anch’io delle prove. Ho persino desiderato di essere nato in Cina per poter subire l’oppressione e la persecuzione da parte del diavolo Satana come accadeva ai fratelli e alle sorelle cinesi, e rendere una risonante testimonianza ed essere trasformato da Dio in un vincitore attraverso quelle avversità. Mi ha davvero stupefatto la rapidità con cui mi sono ritrovato in un ambiente di quel tipo.

A causa della pandemia, l’azienda per cui lavoravo ha chiuso e ho perso il posto. Ho provato a cercare lavoro in molte altre aziende, ma non mi hanno mai chiamato per un colloquio. Con il passare del tempo, le cose sono andate sempre peggio. Non avevo un reddito né i soldi per comprare da mangiare. Non sapevo cosa fare. Prima di allora, partecipavo alle riunioni online, leggevo le parole di Dio Onnipotente, guardavo i film della chiesa e svolgevo il mio dovere con gli altri dopo essere uscito dal lavoro. Queste erano le cose più importanti per me; sentivo che era un ottimo modo per praticare la fede. Ma, ora che stavo attraversando quella difficoltà, ero certo che, poiché credevo nell’unico vero Dio, Egli di certo Si sarebbe preso cura di me e mi avrebbe aiutato. Ho anche pregato Dio, chiedendoGli di darmi un lavoro. Pensavo che, poiché ero un credente, Dio mi avrebbe dato tutto ciò che chiedevo, ma non l’ha fatto. Allora mi sentivo debole, e molto confuso. Leggevo le parole di Dio e pregavo ogni giorno: perché Dio non mi aiutava quando soffrivo? A questo pensiero, mi è venuto in mente Giobbe. Quando perse tutti i suoi beni, riuscì comunque a rimanere saldo nella sua testimonianza. Giobbe credeva che ogni cosa, buona o cattiva, fosse una disposizione sovrana di Dio, e non si lamentava mai. Ringraziava Dio per le benedizioni materiali che gli aveva dato e, quando le perse, continuò a lodare il nome di Jahvè Dio. Pensando alla fede e alle preghiere di Giobbe, mi sono reso conto di quanto fosse misera la mia fede, imparagonabile alla sua. Sapevo che avrei dovuto seguire l’esempio di Giobbe e come lui sottomettermi alle disposizioni sovrane di Dio. Ma, non avendo da mangiare, avendo esaurito i dati internet sul cellulare e non potendo partecipare alle riunioni online, non sapevo più cosa fare. Ho pregato Dio: “Dio, il fatto che io muoia di fame o meno e che possa partecipare alle riunioni oppure no è interamente nelle Tue mani. Sono disposto ad affidarTi queste difficoltà e a sottomettermi alle Tue disposizioni sovrane”. Pregare in questo modo mi ha dato un senso di pace. Quello stesso giorno, quando ho finito di pregare, è accaduto qualcosa di inatteso: mio zio mi ha chiamato e mi ha chiesto se volessi lavorare per la sua impresa edile. Anche se il lavoro edile è faticoso, dopo una settimana di lavoro avevo guadagnato abbastanza soldi per mantenermi per un po’. Ho ringraziato davvero Dio! Quando ho ripensato a ciò che avevo rivelato in quel periodo, mi sono chiesto perché avessi ritenuto che, solo perché credevo in Dio, Egli mi avrebbe fornito tutto ciò che chiedevo. Poi, un giorno, ho letto alcune parole di Dio che mi hanno fatto capire meglio. Dio Onnipotente dice: “In così tanti credono in Me solo perché li guarisca. In così tanti credono in Me solo perché usi i Miei poteri per scacciare gli spiriti impuri dai loro corpi, e in così tanti credono in Me semplicemente per ricevere da Me pace e gioia. In così tanti credono in Me soltanto per chiederMi più ricchezze materiali. In così tanti credono in Me soltanto per trascorrere questa vita in pace e per essere sani e salvi nel mondo che verrà. In così tanti credono in Me per evitare le sofferenze dell’inferno e per ricevere le benedizioni del cielo. In così tanti credono in Me solamente per un conforto temporaneo e non cercano di guadagnare alcunché nel mondo che verrà. Quando riversai la Mia furia sull’uomo e gli sottrassi tutta la gioia e la pace che un tempo egli possedeva, l’uomo divenne dubbioso. Quando diedi all’uomo la sofferenza dell’inferno e rivendicai le benedizioni del cielo, la vergogna dell’uomo si mutò in rabbia. Quando l’uomo Mi chiese di guarirlo, Io non gli diedi retta e provai avversione nei suoi confronti; l’uomo si allontanò da Me per cercare invece la via della cattiva medicina e della stregoneria. Quando portai via tutto quello che l’uomo Mi aveva richiesto, tutti sparirono senza lasciare traccia. Di conseguenza, dico che l’uomo ha fede in Me perché Io dono troppa grazia e c’è fin troppo da guadagnare(La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Che cosa sai della fede?”). “Il rapporto dell’uomo con Dio si basa su un evidente interesse personale. È il rapporto tra chi riceve le benedizioni e chi le elargisce. Più semplicemente, è simile al rapporto tra il dipendente e il datore di lavoro. Il dipendente lavora solamente per ricevere i compensi elargiti dal datore di lavoro. In un rapporto di questo genere, non c’è affetto, solamente un accordo; non c’è dare e ricevere amore, solamente carità e misericordia; non c’è comprensione, solamente sdegno represso e inganno; non c’è confidenza, solamente un abisso invalicabile. Ora che le cose sono arrivate a questo punto, chi può invertire tale tendenza? E quante persone sono capaci di comprendere davvero quanto è diventato critico questo rapporto? Credo che quando le persone sono immerse nella gioia di essere benedette, nessuno possa immaginare quanto sia penoso e sgradevole un tale rapporto con Dio(La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Appendice 3: L’uomo può essere salvato solamente nell’ambito della gestione di Dio”). Le parole di Dio rivelano il nostro intento di ricevere benedizioni e la nostra indole corrotta. Molte persone, in realtà, nella loro fede cercano solo il conforto di Dio. Non vogliono soffrire alcuna disgrazia e sperano che Dio dia loro tutto ciò che desiderano. Non si preoccupano mai di star soddisfacendo Dio o no. Per loro, sottomettersi a Dio e soddisfare le Sue richieste non è importante; la cosa più importante è che Dio dia loro ciò che vogliono. Nel periodo in cui avevo fede nel Signore, i pastori e gli anziani ci facevano spesso pregare per ottenere le benedizioni di Dio. Ma questo tipo di ricerca ci conduce a un rapporto anomalo con Dio. Proprio come rivelano le parole di Dio: “Il rapporto dell’uomo con Dio si basa su un evidente interesse personale. È il rapporto tra chi riceve le benedizioni e chi le elargisce. Più semplicemente, è simile al rapporto tra il dipendente e il datore di lavoro. Il dipendente lavora solamente per ricevere i compensi elargiti dal datore di lavoro. In un rapporto di questo genere, non c’è affetto, solamente un accordo”. Le parole di Dio sono la verità, e io dovevo valutare me stesso. Ho visto che anche io credevo per ottenere le benedizioni di Dio. Questo intento era nascosto nel profondo del mio cuore. Pensavo che, dal momento che Dio era tornato sulla terra, avrebbe certamente benedetto chiunque Lo avesse accolto, che, poiché avevo accettato l’opera di Dio degli ultimi giorni, le benedizioni non potessero essere lontane, e che la mia vita stesse per migliorare. Tuttavia, non è andata così. Ho affrontato delle avversità, la mia vita si è fatta più difficile, e sono diventato debole e negativo. Non avevo un reddito, non avevo cibo, e non potevo usare internet per partecipare alle riunioni online. Come potevo continuare a praticare la mia fede? Ero scontento e mi sembrava che a Dio non importasse nulla di me. Avevo cercato lavoro dappertutto e pregato per ottenere l’aiuto di Dio, ma Lui non rispondeva mai e non mi dava quello per cui avevo pregato. Non riuscivo a capire, e mi sono venuti dei dubbi su Dio. Proprio come dice Dio: “Quando riversai la Mia furia sull’uomo e gli sottrassi tutta la gioia e la pace che un tempo egli possedeva, l’uomo divenne dubbioso(La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Che cosa sai della fede?”). La rivelazione delle parole di Dio mi ha fatto vergognare di ciò che avevo manifestato. Le parole di Dio mi hanno inoltre mostrato che avere fede per ottenere benedizioni era una prospettiva sbagliata. Poiché avevo visto Dio come Colui che elargiva le benedizioni e me stesso come il destinatario di quelle benedizioni, quando Dio non mi aveva dato un buon lavoro come volevo, L’avevo incolpato, pensando che non Gli importasse nulla di me. Ho visto quanto fosse assurda, ignorante e sciocca la mia prospettiva sulla fede. Ho pensato a come, fin da bambino, tutto ciò che avessi sentito nelle riunioni religiose fosse: “Dio vi darà grandi benedizioni! Dio vi benedirà se siete credenti. Pregate e fate richieste a Dio, ed Egli certamente risponderà”. Queste cose, che avevo sentito dal mondo religioso, dai miei genitori e da altre persone intorno a me, hanno avuto un grande impatto su di me e mi hanno convinto che mi bastasse credere per ottenere le benedizioni di Dio e liberarmi dalle sofferenze del mondo. In passato, non avevo mai pensato che fosse sbagliato desiderare benedizioni nella fede, e tantomeno mi ero reso conto che si trattava di un’indole satanica. Non l’ho capito finché non ho letto le parole di Dio che smascheravano la corruzione delle persone.

In seguito, mi sono chiesto: davvero si ha fede solo per ottenere benedizioni materiali? Coloro che hanno abbastanza soldi e beni materiali sono quelli che Dio approva? Se è così, perché il Signore Gesù in Giovanni 6:27 disse: “Adoperatevi non per il cibo che perisce, ma per il cibo che dura in vita eterna, e che il Figlio dell’uomo vi darà; poiché su di lui il Padre, cioè Dio, ha posto il proprio sigillo”? E perché disse anche: “Non fatevi tesori sulla terra, dove la tignola e la ruggine consumano, e dove i ladri scassinano e rubano; ma fatevi tesori in cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove i ladri non scassinano né rubano. Perché dov’è il tuo tesoro, lì sarà anche il tuo cuore(Matteo 6:19-21)? Allora ho capito che chiedere sempre a Dio benedizioni materiali è un desiderio smodato dell’uomo: è la nostra indole corrotta, che Dio detesta. Dipende solo dal fatto che Satana ha ingannato l’umanità, cosa che ci impedisce di conoscere l’identità di Dio, e in particolare di sapere che Egli governa i nostri destini. Non siamo in grado di sottometterci al nostro Creatore; al contrario, Gli facciamo continue richieste. Quando tutto va bene, ringraziamo Dio e Lo lodiamo, ma quando ci troviamo di fronte alle avversità della vita, quando Dio non soddisfa le nostre richieste, Lo evitiamo e incolpiamo. Ho pensato ad Abramo. Era disposto a sottomettersi a qualsiasi cosa provenisse da Dio. Buona o cattiva che fosse, non faceva scelte personali. Quando Dio gli disse di sacrificare suo figlio, Abramo era pronto a farlo, come Dio gli aveva chiesto. Fu molto doloroso per lui, ma non chiese a Dio: “Perché mi stai chiedendo questo? Come puoi trattarmi così?” Abramo credeva che qualunque cosa Dio gli chiedesse fosse corretta e che dovesse obbedirvi. Sapeva che Dio è il Creatore e che lui stesso era un essere creato, quindi doveva sottomettersi incondizionatamente e accettare qualsiasi comandamento o richiesta da parte di Dio. La fede di Abramo ottenne l’approvazione di Dio. Invece oggi le persone sono totalmente diverse da Abramo. Pensiamo sempre alle benedizioni materiali e ignoriamo la volontà di Dio. Il Signore Gesù ci ha esortati: “Cercate prima il Regno di Dio e la Sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in più(Matteo 6:33). Non dovremmo desiderare le benedizioni materiali, ma piuttosto cercare di soddisfare la volontà di Dio, perseguire la verità e svolgere bene i nostri doveri. Questo è ciò che conta. Dio è il Creatore. Conosce i nostri pensieri e sa meglio di chiunque altro di cosa abbiamo bisogno. Ma, a causa della corruzione di Satana, i pensieri dell’umanità sono stati interamente invasi dall’avidità e dai benefici materiali; non crediamo in Dio per obbedirGli e soddisfarLo, ma solo per ottenere benedizioni e soddisfare i nostri desideri. Proprio come rivelano le parole di Dio Onnipotente: “Tutti gli esseri umani corrotti vivono per sé stessi. Ognuno per sé e che gli altri si arrangino: questo è il riassunto della natura umana. Le persone credono in Dio per il proprio interesse; quando rinunciano alle cose e si spendono per Dio, lo fanno per essere benedette e, quando Gli sono fedeli, è per essere ricompensate. Insomma, agiscono solo al fine di essere benedette e ricompensate ed entrare nel Regno dei Cieli. Nella società lavorano per il proprio vantaggio personale, mentre nella casa di Dio compiono un dovere per essere benedette. È al fine di ottenere benedizioni che le persone rinunciano a tutto e riescono a sopportare grandi sofferenze: non vi è prova migliore della natura satanica dell’uomo(La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Parte terza”). Le parole di Dio rivelavano su di me l’esatta verità. Ho visto la mia ignoranza e il mio egoismo, e ho imparato che, quando mi capitava una situazione non in linea con le mie nozioni, dovevo pregare e sottomettermi a Dio. Non potevo limitarmi a chiedere grazia e benedizioni.

Poco tempo dopo, si è ripresentato lo stesso problema. Ho lavorato per mio zio solo per una settimana e poi ho smesso, rimanendo a casa per concentrarmi sul mio dovere, quindi ho finito i soldi molto rapidamente. Non sapevo da dove sarebbe arrivato il mio prossimo pasto né come cercare lavoro, perché non avevo una laurea né alcuna qualifica professionale. Non possedevo nulla a mio nome né i soldi per comprare altri dati internet sul cellulare, di cui avevo davvero bisogno per partecipare alle riunioni e compiere il mio dovere. Questo mi ha fatto sentire di nuovo debole e mi sembrava di non avere alcuna speranza. Proprio allora, mia madre mi ha detto che, a causa della pandemia, non avevano nulla da mangiare, e la mia famiglia sperava che potessi dare loro qualcosa. Sapere che mia madre si trovava nelle mie stesse condizioni mi demoralizzava e addolorava. Non sapevo cosa fare. Mi sembrava di soffrire molto più di altri, di avere una vita davvero difficile. Non riuscivo a comprendere chiaramente la volontà di Dio. Pensavo che, poiché mi dedicavo ogni giorno al mio dovere, Dio dovesse prenderSi cura di me: ma allora perché la mia situazione continuava a peggiorare? In quel periodo, ho letto molto le parole di Dio e ascoltato numerosi inni di lode. Due passi delle parole di Dio mi hanno aiutato a capire la Sua volontà. Dio Onnipotente dice: “Nella loro fede in Dio, quel che le persone cercano è ottenere benedizioni per il futuro: questo è il loro obiettivo nella fede. Tutti hanno questo intento e questa speranza, ma la corruzione nella loro natura deve essere risolta attraverso le prove e l’affinamento. Quali che siano gli aspetti in cui non sei purificato e riveli corruzione, questi sono gli aspetti nei quali devi essere affinato: questa è la disposizione di Dio. Dio crea per te un ambiente, costringendoti a essere lì affinato in modo che tu possa conoscere la tua corruzione. In definitiva raggiungi un punto in cui preferiresti morire e abbandonare i tuoi progetti e i tuoi desideri e sottometterti alla sovranità e alla disposizione di Dio. Pertanto, se le persone non subiscono diversi anni di affinamento, se non sopportano una certa dose di sofferenza, non potranno liberarsi dalla schiavitù della corruzione della carne nei loro pensieri e nel loro cuore. Quali che siano gli aspetti in cui le persone sono ancora soggette alla schiavitù della loro natura satanica, e quali che siano gli aspetti in cui hanno ancora i loro desideri e le loro esigenze, questi sono gli aspetti nei quali devono soffrire. Solo dalla sofferenza si possono trarre lezioni, il che significa essere in grado di acquisire la verità e capire la volontà di Dio. In realtà, molte verità vengono capite sperimentando prove dolorose. Nessuno può intendere la volontà di Dio, riconoscere la Sua onnipotenza e la Sua sapienza o apprezzare l’indole giusta di Dio quando si trova in un ambiente facile e confortevole o quando le circostanze sono favorevoli. Sarebbe impossibile!(La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Parte terza”). “Le persone hanno sempre fatto richieste esagerate a Dio, pensando: ‘Abbiamo rinunciato alle nostre famiglie per adempiere ai nostri doveri, perciò Dio dovrebbe benedirci. Abbiamo agito in conformità con le Sue richieste, quindi Egli dovrebbe ricompensarci’. Tutto ciò alberga nel cuore di molte persone che credono in Dio. […] Le persone sono davvero prive di ragione: non praticano la verità e poi si lamentano di Dio, e non fanno quello che dovrebbero fare. Dovrebbero scegliere il cammino del perseguimento della verità, ma provano disgusto per la verità, bramano i piaceri carnali, e cercano sempre di ottenere benedizioni e di ricevere la grazia divina, lamentandosi al contempo che le richieste di Dio nei confronti dell’uomo sono eccessive. Non fanno che chiedere a Dio di essere generoso con loro, di concedere loro più grazia e di consentire loro di provare piacere carnale: sono persone che credono sinceramente in Dio? […] Queste parole pronunciate dalle persone sono totalmente prive di ragione e di fede. Le persone le pronunciano perché le loro richieste esagerate non sono state esaudite, e questo le fa essere insoddisfatte di Dio. Sono tutte cose che sgorgano dal loro cuore e rappresentano appieno la loro natura. Sono cose che esistono dentro di loro e che, se non vengono eliminate, possono indurle a lamentarsi e a fraintendere Dio sempre e ovunque. È probabile che le persone bestemmino contro Dio, e che possano abbandonare la vera via in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo. È una cosa molto naturale(La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Parte terza”). In passato, mi concentravo sul mio dovere ogni giorno fino al punto di trascurare la mia famiglia, nella convinzione che Dio mi dovesse ricompense e benedizioni. Non volevo ricevere laute ricompense da Dio, solo un lavoro che mi permettesse di tirare avanti e di conseguenza poter svolgere meglio il mio dovere. Mi sembrava una richiesta ragionevole e per nulla eccessiva. Ma, riflettendo su quanto rivelato dalle parole di Dio, ho visto che quelle richieste e quei desideri smodati dimostravano che non mi sottomettevo a Lui; al contrario, pretendevo che Egli mi accontentasse continuamente. Le parole di Dio mi hanno inoltre mostrato che, se si hanno sempre richieste irragionevoli verso Dio, risulta difficile praticare la verità, e si sarà inclini a tradire e abbandonare Dio quando le proprie richieste non saranno soddisfatte. Allora ho capito perché affrontavo quelle difficoltà. Esteriormente sembravo trovarmi in una grande sofferenza, in uno stato davvero miserabile, ma in realtà quella sofferenza mi stava temprando. Mi sembrava di non farcela, ma Dio non mi stava abbandonando. Lo scopo era mostrarmi le adulterazioni e i punti di vista sbagliati nella mia fede, e indirizzarli verso la giusta direzione che Dio spera che le persone seguano. Non potevo fare a meno di chiedermi: “Non voglio un buon lavoro che mi permetta di guadagnare del denaro? Non voglio forse avere dei dati internet e soddisfare i miei bisogni primari? Non voglio poter compiere il mio dovere senza ostacoli, senza problemi? Sì, lo voglio. Ma allora, dato che è questo che spero di ottenere, perché Dio non me lo concede? Sono solo molto sfortunato e sventurato?” Assolutamente no, ero incredibilmente fortunato. Era l’amore di Dio che scendeva su di me. Dio aveva approvato le circostanze in cui mi trovavo. Si trattava delle Sue orchestrazioni e disposizioni, affinché io cercassi la verità, ne traessi degli insegnamenti e purificassi le impurità della mia fede. Se praticassi la mia fede solamente in un ambiente accogliente e confortevole, senza sperimentare situazioni avverse e sfavorevoli, la mia fede e il mio amore per Dio avrebbero motivazioni, desideri e adulterazioni, e Dio non approverebbe. Dio spera che siamo autentici, devoti e obbedienti nei Suoi confronti in qualsiasi circostanza. Proprio come i figli. Se amano il padre solo quando dona lora una vita materiale agiata, e in caso contrario lo odiano e gli dicono: “Se non mi dai tutto quello che voglio, non ti rispetterò e ti rinnegherò come padre”, che razza di figli sono? Sono privi di amore filiale, di coscienza e di ragione. Lode a Dio! Era la situazione in cui mi trovavo anch’io, e affrontarla era esattamente ciò di cui avevo bisogno per purificare le adulterazioni della mia fede.

In seguito, ho letto altre parole di Dio: “Oggi, che cos’è la fede reale in Dio? È l’accettazione della parola di Dio come tua vita realtà e la conoscenza di Dio mediante la Sua parola, per raggiungere un vero amore per Lui. Per essere chiari: la fede in Dio è ciò che ti consente di ubbidire a Dio, di amarLo ed eseguire il dovere da svolgere in quanto creatura di Dio. Questo è lo scopo della fede in Dio. Devi giungere a conoscere la bellezza di Dio, e come sia degno di riverenza, e come, nelle Sue creature, Dio compie l’opera di salvezza e le rende perfette: questi sono gli elementi imprescindibili della tua fede in Dio. La fede in Dio è principalmente il passaggio da una vita della carne a una vita di amore per Dio; dal vivere nella corruzione al vivere nella vita delle parole di Dio, svincolata dal potere di Satana e posta sotto la custodia e la protezione di Dio, capace di obbedire a Dio e non alla carne, permettendo a Dio di guadagnare tutto il tuo cuore, di renderti perfetto e liberarti dall’indole satanica corrotta. Credere in Dio è soprattutto fare in modo che possano manifestarsi in te la potenza e la gloria di Dio, cosicché tu possa fare la volontà di Dio, realizzando il Suo piano e potendo renderGli testimonianza davanti a Satana. La fede in Dio non dovrebbe imperniarsi sul desiderio di osservare segni e prodigi, né essere volta al bene della tua carne. Dovrebbe riguardare la ricerca della conoscenza di Dio, l’essere in grado di obbedirGli e, come Pietro, obbedirGli fino alla morte. Questi sono gli scopi principali della fede in Dio. Ci si nutre della parola di Dio al fine di conoscerLo e compiacerLo. Nutrirsi della parola di Dio ti dà una maggiore conoscenza di Dio e soltanto così puoi obbedirGli. Solo con la conoscenza di Dio, Lo puoi amare, e questo è l’obiettivo che l’uomo dovrebbe avere nel credere in Lui(La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Tutto viene compiuto dalla parola di Dio”). Avevo letto questo passo delle parole di Dio appena iniziato a credere in Dio Onnipotente, ma all’epoca non lo capivo veramente. Solo dopo aver attraversato tutte quelle avversità ho acquisito una qualche comprensione della volontà di Dio. La vera fede non è come pensavo, ossia che, fintanto che avessi creduto in Dio e mi fossi speso per Lui, Egli avrebbe vegliato su di me, mi avrebbe protetto e avrebbe soddisfatto ogni mio bisogno. Questa è una visione errata della fede. Nella nostra fede, dobbiamo sperimentare le parole di Dio e soddisfarLo in ogni cosa. Che Dio dia o che tolga, dobbiamo sottometterci a Lui e dare sinceramente noi stessi. Se nella fede si cerca solo di conoscere Dio attraverso le Sue parole e di sottomettersi alle Sue disposizioni sovrane, Dio approva questo tipo di fede. Chiunque riesca ad amare Dio al massimo e a obbedirGli fino alla morte, come Pietro, è una persona che Dio ha perfezionato. Fortunatamente, con quella situazione Dio mi ha illuminato sulla giusta prospettiva della fede e questo mi ha fatto sentire sicuro e sereno. Ho pregato Dio, sottomettendomi e chiedendoGli di darmi la forza di sopportare quelle avversità. Con mia sorpresa, il giorno dopo, mio zio mi ha mandato un po’ di soldi e ho potuto comprare del cibo e dati internet per il cellulare. Ho ringraziato Dio dal cuore per avermi aperto una via.

Inoltre, sono riuscito a trovare un lavoro part-time. Non era un lavoro facile, ma riuscivo a guadagnare abbastanza per sopravvivere. Ho davvero sperimentato che accettare e sottomettersi alle orchestrazioni e alle disposizioni di Dio è una lezione fondamentale che dovremmo imparare nella vita reale, e che può aiutarci a conoscere la sovranità onnipotente di Dio e le Sue azioni prodigiose attraverso le nostre esperienze. Questo è l’atteggiamento che dovremmo avere nei confronti di ogni tipo di problema della vita. Ho rammentato un passo delle parole di Dio: “Quando affronti i problemi della vita reale, come devi conoscere e capire l’autorità di Dio e la Sua sovranità? Quando affronti questi problemi e non sai come comprenderli, gestirli e sperimentarli, quale atteggiamento devi adottare per dimostrare la tua intenzione e il tuo desiderio di sottometterti, e la realtà della tua sottomissione alla sovranità e alle disposizioni di Dio? Innanzitutto devi imparare ad aspettare, poi a cercare e quindi a sottometterti. ‘Aspettare’ significa attendere il momento di Dio, attendere le persone, gli eventi e le cose che Egli ha predisposto per te, attendere che la Sua volontà ti si riveli gradualmente. ‘Cercare’ significa osservare e comprendere le intenzioni premurose di Dio nei tuoi confronti attraverso le persone, gli eventi e le cose che Egli ha predisposto, capire la verità attraverso di essi, comprendere cosa gli esseri umani debbano compiere e quali cammini debbano seguire, quali risultati e obiettivi Dio intenda raggiungere negli esseri umani. ‘Sottomettersi’, naturalmente, si riferisce al fatto di accettare le persone, gli eventi e le cose che Dio ha orchestrato, accettando la Sua sovranità e, per suo tramite, arrivando a capire come il Creatore detti il destino dell’uomo, come lo doti della Sua vita e come gli instilli la verità. Tutte le cose sotto le disposizioni e la sovranità di Dio obbediscono a leggi naturali e, se decidi di lasciare che Egli disponga e detti ogni cosa per te, devi imparare ad aspettare, a cercare, e a sottometterti. Questo è l’atteggiamento che deve assumere chiunque voglia assoggettarsi all’autorità di Dio, la qualità fondamentale che deve possedere chiunque voglia accettare la Sua sovranità e le Sue disposizioni. Per tenere un simile atteggiamento, per possedere una simile qualità, dovete lavorare più sodo. Soltanto così potrete entrare nella vera realtà(La Parola, Vol. 2: Riguardo al conoscere Dio, “Dio Stesso, l’Unico III”). Avevo già letto questo passo delle parole di Dio, ma mi è sembrato diverso a rileggerlo dopo aver attraversato quelle avversità. Dalle parole di Dio, ho capito che cercare la volontà di Dio, aspettare e sottomettersi è il primo approccio che una persona dovrebbe avere quando affronta un problema. Ma non si tratta di un’attesa passiva: comprende pregare, leggere le parole di Dio, ricercare la Sua volontà e riflettere su sé stessi. In questo modo si può conoscere il proprio stato reale e capire a cosa si deve avere accesso. Attraverso questo tipo di ricerca ed esperienza, possiamo vedere la sovranità onnipotente di Dio e le Sue azioni concrete.

All’inizio, avevo intenzione di tenere quel difficile lavoro part-time solo per un mese, in modo da guadagnare abbastanza per tirare avanti e dedicare il resto del tempo al mio dovere. Ma ho avuto un problema con il mio cellulare. Ho pensato che lavorando un altro mese avrei potuto comprarne uno nuovo, e un computer portatile. Ma ero un leader della chiesa e dovevo occuparmi di molto lavoro. Svolgere il mio dovere era la cosa più importante per me, la mia priorità, così ho deciso di lasciare il lavoro. Quando la leader superiore ha saputo della mia situazione, mi ha detto che, affinché svolgessi bene il mio dovere, la chiesa poteva aiutarmi a comprare un computer portatile e dei dati internet. Sono stato davvero entusiasta di sentirlo, più felice di quanto possa esprimere. Sapevo che dipendeva solo dalla grazia di Dio. Ho inoltre visto che Dio non mi stava affatto rendendo le cose difficili: Egli voleva solo che fossi autentico e obbedissi. Ho sperimentato personalmente l’amore di Dio nella sofferenza. In passato, quello che avevo immaginato dell’amore di Dio per l’uomo era vago e non corrispondeva alla realtà. Solo dopo aver sperimentato quelle circostanze e averne tratto un insegnamento, ho capito che ognuna di esse era stata orchestrata da Dio. Egli lo aveva fatto per mettermi alla prova, per guidarmi a comprendere la Sua volontà poco a poco, per cambiare le mie prospettive sbagliate sulla fede e per portarmi sul giusto cammino di ricerca. Era davvero l’amore che Dio aveva per me. Ho anche capito qual è l’atteggiamento giusto da assumere nei momenti difficili.

Poco tempo dopo, ho affrontato un’altra vera prova. Dopo un mese di lavoro, proprio appena ero stato pagato, sono stato improvvisamente derubato. Mi hanno preso metà del mio stipendio. Ma, grazie alla protezione di Dio, nonostante avessero dei coltelli, non mi hanno ferito. Mi è venuto subito in mente che Dio ha permesso che ciò accadesse per le Sue buone intenzioni. Ho pensato a Giobbe, che era così ricco ma, quando perse tutti i suoi beni e tutti i suoi figli morirono, si sottomise incondizionatamente, non si lamentò e continuò a lodare il nome di Dio. Io non ero ricco, ero solo una persona normale. Sebbene avessi bisogno di quei soldi e avessi molti progetti su come spenderli, ero pronto a seguire l’esempio di Giobbe nell’avere fede e obbedire. Ho pregato: “Dio, Tu sei insondabile. Non riesco a capire completamente perché ciò sia successo, ma credo che vi si celi la Tua volontà. Sono disposto a sottomettermi alle Tue disposizioni. Ti prego, ispira il mio cuore e guidami a non sprofondare in uno stato negativo”. Pregare mi ha davvero rasserenato, come se non fosse successo nulla. Ho continuato a compiere il mio dovere con la calma di sempre, senza preoccupazioni né ansie. Era un atteggiamento del tutto diverso rispetto a quando non capivo la verità della sovranità di Dio. Questo perché avevo imparato che Dio aveva orchestrato e predisposto le cose in quel modo per purificarmi e salvarmi. E ho anche compreso più a fondo l’amore di Dio. Dio non esprime il Suo amore soltanto donandoci benedizioni materiali, poiché esse possono solo soddisfare i desideri della nostra carne. Il vero amore di Dio consiste nel farci imparare la verità sperimentando il giudizio, il castigo, le prove e l’affinamento delle Sue parole. Lo scopo è insegnarci perché abbiamo fede, come temere Dio ed evitare il male, come amare e soddisfare Dio e infine sottometterci a tutte le Sue orchestrazioni e disposizioni. Ho ricordato alcune parole di Dio: “L’amore dell’uomo verso Dio si costruisce sulla base della raffinazione e del giudizio di Dio. Se godi soltanto della grazia di Dio, con una vita familiare serena o con benedizioni materiali, allora non Lo hai guadagnato e la tua fede in Lui non può essere considerata valida. Dio ha già completato una fase dell’opera di grazia nella carne e ha già elargito benedizioni materiali all’uomo, ma l’uomo non può essere reso perfetto soltanto con la grazia, l’amore e la misericordia. Nelle sue esperienze l’uomo incontra parte dell’amore di Dio e vede il Suo amore e la Sua misericordia, eppure, dopo averli sperimentati per un periodo di tempo, l’uomo si rende conto che la grazia di Dio, il Suo amore e la Sua misericordia sono incapaci di renderlo perfetto, non sono in grado di rivelare ciò che è corrotto nell’uomo, né sono in grado di liberarlo dalla sua indole corrotta o di rendere perfetti il suo amore e la sua fede. L’opera della grazia di Dio è stata l’opera di un’epoca e l’uomo non può contare sul godimento della Sua grazia per conoscerLo(La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Solamente affrontando prove dolorose puoi conoscere l’amabilità di Dio”). “Attraverso cosa Dio consegue il perfezionamento dell’uomo? Lo consegue attraverso la Sua indole giusta. L’indole di Dio consta principalmente di giustizia, ira, maestà, giudizio e maledizione, ed Egli perfeziona l’uomo principalmente attraverso il Suo giudizio(La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Solamente affrontando prove dolorose puoi conoscere l’amabilità di Dio”). Leggendo le parole di Dio, sento nel profondo che l’opera di giudizio di Dio degli ultimi giorni ha davvero lo scopo di purificare gli uomini da ogni ingiustizia. Le impurità della nostra fede e la nostra indole corrotta possono essere purificate solo attraverso il giudizio, la rivelazione, le prove e l’affinamento delle parole di Dio. Non ci si può riuscire limitandosi a godere della grazia di Dio. Non avrei mai capito queste cose senza le parole di Dio e senza quelle difficili circostanze. Sia lodato Dio Onnipotente!

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