Dopo aver testimoniato la rivelazione e l’eliminazione di molte persone

23 Agosto 2024

di Yi Xin, Cina

Nel febbraio del 2023, a causa del tradimento di un Giuda, la polizia si era recata a casa mia per interrogarmi circa la mia fede in Dio. Vedendo che non potevo camminare a causa della necrosi del femore, non mi portarono via. A quel tempo non potevo svolgere alcun dovere, e, a causa dei pericoli nel mio ambiente, i fratelli e le sorelle non potevano venire a casa mia. Inizialmente sapevo che questo tipo di ambiente era stato previsto da Dio, ma se pensavo al fatto di non poter svolgere i miei doveri, di non poter prestare nemmeno un servizio, mi chiedevo se Dio mi stesse mettendo a nudo ed eliminando attraverso questo ambiente. Pensavo anche che molte persone nella chiesa erano state rivelate ed eliminate una dopo l’altra negli ultimi due anni. Wang Tao ad esempio. Aveva svolto un dovere basato su un testo, aveva creduto in Dio per molti anni, aveva rinunciato alla giovinezza e al matrimonio, e non si era mai sposato nemmeno a quaranta o cinquant’anni svolgendo sempre il suo dovere lontano da casa; tuttavia, si era rivelato un miscredente ed era stato allontanato. C’era anche Li Li, che, dopo aver creduto in Dio per un breve periodo, aveva lasciato l’azienda di famiglia per concentrarsi sulla sua fede. Non importa quanto il mondo la calunniasse e la ridicolizzasse, o quanto suo figlio la ostacolasse, lei continuava a svolgere i suoi doveri. Aveva sofferto molto e aveva pagato un prezzo per aver diffuso il Vangelo e conquistato delle persone. Alla fine, si era rivelata una persona malevola ed era stata allontanata. Parecchie persone erano state allontanate per essersi comportate da Giuda, dopo essere state catturate. Vedendo tutti questi volti familiari rivelati ed eliminati uno dopo l’altro, sentivo che l’opera di Dio fosse davvero arrivata a un punto in cui tutti venivano classificati in base al tipo, e che anche se la chiesa non mi avesse epurata, eliminandomi attraverso questo ambiente, Dio affermava di non volermi più. Pensando a ciò, mi sentii molto negativa, triste, e anche perplessa. Dio non aveva forse scelto così tante persone per salvarle? Perché alla fine venivano rivelate ed eliminate una dopo l’altra? In questo modo, alla fine dell’opera di Dio, non ne sarebbero rimaste molte. Sarebbe davvero stata questa la volontà di Dio? In particolare, leggendo le parole di Dio riguardo lo svolgimento dei doveri, avevo pensato: “Ora non riesco nemmeno a camminare, come posso svolgere i miei compiti? Dio sottopone a scrutinio il profondo del cuore delle persone; Lui deve sapere che sono troppo corrotta, quindi mi ha eliminata mediante la malattia. A che serve perseguire diligentemente la verità? Non ci sarà salvezza per me in futuro, e non ci sarà alcun buon esito o destinazione”. Ero diventata così negativa da non voler fare nulla. Non ero dell’umore giusto per leggere le parole di Dio e non sapevo cosa dire quando Lo pregavo. Spesso piangevo per la negatività. Sapevo che il mio stato era sbagliato e non volevo continuare ad essere così negativa. Quindi, pregavo Dio dicendo: “Dio, il mio stato è pessimo. Mi sento come se non mi volessi e mi avessi eliminata. Dio, per favore guidami per comprendere la Tua volontà e conducimi fuori da questo stato negativo”. Continuavo a pregare ripetutamente Dio.

Poi, mi ero imbattuta in questo passaggio delle parole di Dio: “Il lavoro della chiesa è stato incredibilmente impegnativo negli ultimi anni, per cui è avvenuto abbastanza spesso che membri di ogni gruppo venissero trasferiti e riassegnati, e anche rivelati, eliminati ed espulsi. Nel processo di attuazione di questo lavoro, il trasferimento dei membri dei gruppi è stato particolarmente frequente e di ampia portata. Tuttavia, a prescindere da quanti trasferimenti avvengano o da quanto cambino le cose, in coloro che davvero credono in Dio e anelano a Lui non cambiano né la determinazione a perseguire la verità né il desiderio di raggiungere la salvezza, non si affievolisce la fede in Dio, e costoro evolvono sempre in una buona direzione e hanno continuato a perseverare nell’assolvimento dei loro doveri fino a oggi. Alcuni sono anche molto migliori di così e, dopo continui trasferimenti, trovano il loro giusto posto e imparano a ricercare i principi nel loro dovere. Coloro che non perseguono la verità, invece, che non amano le cose positive e provano avversione per la verità, non ottengono un buon rendimento. Attualmente alcuni si costringono a continuare a svolgere i loro doveri, quando in realtà si trovano ormai in uno stato interiore di caos totale e sono completamente depressi e negativi. Tuttavia, non hanno ancora lasciato la chiesa e in apparenza credono in Dio e continuano a svolgere i loro doveri, ma in realtà il loro cuore è cambiato, si sono allontanati da Dio e Lo hanno abbandonato. Alcuni si sposano e tornano a casa per vivere la loro vita, […] C’è chi continua a inseguire il sogno di diventare ricco; c’è chi continua a perseguire una carriera statale e a realizzare il sogno di essere un funzionario o un burocrate; c’è chi insegue la prosperità di una prole e quindi trova una moglie che possa dargli dei figli; alcuni vengono braccati per via della loro fede in Dio, sono perseguitati per anni fino a che si indeboliscono e si ammalano, e poi abbandonano i loro doveri e tornano a casa per vivere i loro ultimi anni. Ognuno ha una situazione diversa. C’è chi se ne va di sua spontanea volontà e ha il nome cancellato dalla chiesa, chi è un miscredente e viene allontanato, chi compie ogni sorta di azioni malvagie e viene espulso. Cos’hanno nelle ossa tutte queste persone? Qual è la loro essenza? L’avete capita a fondo? […] Dunque, quando hanno iniziato a credere in Dio erano pieni di entusiasmo, hanno abbandonato le loro case e i loro lavori, e spesso hanno fatto offerte e accettato lavori rischiosi per la casa di Dio. Comunque li si guardi, tutti loro si sono spesi sinceramente per Dio. Ma allora come mai adesso sono cambiati? Forse perché Dio li ha disprezzati e usati fin dall’inizio? (No.) Dio tratta ognuno in modo giusto ed equo e dà opportunità a tutti. Ciascuno di loro viveva la vita della chiesa, si nutriva delle parole di Dio e viveva rifornito, irrigato e pasciuto da Dio, quindi come mai è cambiato così tanto? Confrontando il comportamento che queste persone avevano quando hanno iniziato a credere in Dio con quello di quando hanno lasciato la chiesa, sembra che non siano le stesse persone. È Dio che ha fatto perdere loro la speranza? Sono state la Sua casa o le Sue azioni a farle sentire amaramente deluse? Dio, le parole che Egli pronuncia o l’opera che compie hanno forse ferito la loro dignità? (No.) Allora qual è la ragione? Chi sa spiegarlo? […] (Dio, penso che quando queste persone hanno iniziato a credere in Dio si sono affidate al loro entusiasmo e alle loro buone intenzioni, e sono riuscite a fare alcune cose, ma ora la casa di Dio sta trattando tutto il proprio lavoro sempre più seriamente. Richiede di agire in linea con le verità principi. Ma costoro non accettano la verità, nello svolgimento dei loro doveri si scatenano facendo di testa propria e spesso vengono potati. Di conseguenza, sentono sempre di più che non possono continuare ad andare avanti così, fino a quando non lasciano la casa di Dio. Credo che questo sia uno dei motivi.) Non possono continuare a cavarsela così: questa affermazione è vera? (Sì.) Per come sono fatti, non possono continuare a cavarsela così: questo si dice delle persone che vanno avanti con il minimo sindacale. Alcuni acquisiscono fede in Dio ma non si limitano al minimo sindacale, sono ben determinati e prendono la questione molto seriamente: allora perché non hanno continuato? (Perché, per loro natura, costoro non amano la verità. Hanno iniziato a credere in Dio per ricevere benedizioni. Vedendo che nella Sua casa si parla sempre della verità, sviluppano avversione e ostilità nei confronti della verità e diventano sempre meno disposti a partecipare alle riunioni e ad ascoltare i sermoni; è questo che li porta a essere rivelati.) Questo è un tipo di situazione, e ci sono molte persone così. Vi sono anche individui che svolgono sempre i loro doveri in modo approssimativo, che non li svolgono mai bene e non se ne assumono la responsabilità, a prescindere da quale dovere svolgano. Non è che non ne siano capaci o che non possiedano sufficiente levatura: è che sono disobbedienti e non agiscono in conformità ai requisiti della casa di Dio. Fanno sempre a modo loro, finché alla fine causano intralci e disturbi perché si scatenano e agiscono di testa propria. Indipendentemente da quanto vengano potati, non si pentono, e così finiscono per essere mandati via. Queste persone che vengono mandate via possiedono un’indole detestabile e un’umanità arrogante. Ovunque vadano, vogliono avere l’ultima parola, guardano tutti dall’alto in basso e si comportano come tiranni, finché alla fine vengono allontanate. Alcuni, dopo essere stati sostituiti ed eliminati, hanno l’impressione che, ovunque vadano, nulla fili liscio per loro e che nessuno più li apprezzi o presti loro attenzione. Nessuno li stima più, non possono più avere l’ultima parola, non possono ottenere ciò che vogliono e non hanno più speranza di acquisire prestigio, né tanto meno di ricevere benedizioni. Sentono di non avere più speranza di cavarsela all’interno della chiesa, non provano più alcun interesse nei suoi confronti e quindi scelgono di andarsene; vi sono molte persone di questo tipo(La Parola, Vol. 6: Riguardo al perseguimento della verità I, “Come perseguire la verità (4)”). “Il cammino della fede in Dio è tortuoso e accidentato. Questo è stato decretato da Dio. Qualunque cosa accada, indipendentemente dal fatto che sia come desiderano le persone, conforme alle loro nozioni e fantasie, o che sia per loro prevedibile, il fatto che accada non può essere disgiunto dalla sovranità di Dio e dalla Sua orchestrazione. Il fatto che Dio faccia tutto ciò che fa ha un significato speciale, perché permette agli individui di trarne una lezione e di conoscere la sovranità di Dio. L’obiettivo di conoscere la sovranità di Dio non è che le persone Gli si debbano opporre, né che esse, avendo compreso Dio, debbano avere maggior potere e capitale con cui competere con Lui. Piuttosto, è che debbano imparare ad accettare da Dio ciò che accade loro, ricercare la verità per comprenderla, e poi mettere in pratica la verità per arrivare a un’autentica sottomissione e maturare una vera fede in Lui. Lo capite? (Sì.) Allora, come potete metterlo in pratica? Il vostro percorso di pratica riguardo a queste cose è corretto? Trattate tutto ciò che vi accade con un cuore sottomesso e un atteggiamento di ricerca della verità? Se siete persone che perseguono la verità, sarete in possesso di questo assetto mentale. Qualsiasi cosa vi accada, la accetterete da Dio e continuerete a ricercare la verità, cogliendo le Sue intenzioni e valutando persone e cose sulla base delle Sue parole. In tutto ciò che vi capiterà, sarete in grado di sperimentare e conoscere l’opera di Dio e di sottomettervi a Lui. Se non siete persone che perseguono la verità, allora, qualunque cosa vi capiti, non la affronterete in base alle parole di Dio e non ricercherete la verità. Vi limiterete a cavarvela come potete, senza acquisire di conseguenza alcuna verità. Dio perfeziona gli individui disponendo molte cose non conformi alle loro nozioni al fine di addestrarli a ricercare la verità, affinché comprendano le Sue azioni e vedano la Sua onnipotenza e la Sua saggezza, in modo che crescano gradualmente nella vita. Perché chi persegue la verità sperimenta l’opera di Dio, acquisisce la verità e viene perfezionato da Dio, mentre chi non la persegue viene eliminato? La ragione è che coloro che perseguono la verità sanno ricercarla in qualunque cosa accada loro, quindi ottengono l’opera e l’illuminazione dello Spirito Santo e di conseguenza sono capaci di mettere in pratica la verità, di entrare nella realtà delle parole di Dio e di essere perfezionati da Lui; chi invece non ama la verità vede che l’opera di Dio non è conforme alle proprie nozioni, eppure non risolve la situazione ricercando la verità, e può persino precipitare nella negatività e lamentarsi. Con il tempo, nutre sempre più nozioni su Dio e inizia a dubitare di Lui e a rinnegarLo. Di conseguenza, viene allontanato ed eliminato dall’opera di Dio(La Parola, Vol. 6: Riguardo al perseguimento della verità I, “Cosa significa perseguire la verità (11)”). Dopo aver letto le parole di Dio, avevo capito la Sua intenzione. Indipendentemente dal tipo di ambiente orchestrato da Dio, Egli spera che le persone possano imparare lezioni da esso, ricercare la verità e discernere varie persone, eventi e cose, perfezionando così coloro che credono sinceramente in Dio e perseguono la verità. Tuttavia, coloro che non perseguono la verità non sono disposti a ricercare la verità o ad apprendere lezioni dagli ambienti orchestrati da Dio, e invece sono negativi e si lamentano di Lui, quindi alla fine saranno eliminati. Ora, mentre vedevo le persone nella chiesa rivelate ed eliminate una dopo l’altra, considerata la mia impossibilità a svolgere i doveri a causa della malattia, avevo pensato che Dio mi stesse rivelando ed eliminando, e ciò mi faceva sentire negativa. Tutto questo doveva essere risolto attraverso la ricerca della verità; non potevo continuare a vivere nella negatività. Riflettevo su ciò che stavo rivelando. Sentivo che Dio aveva orchestrato questi ambienti per rivelare ed eliminare le persone, che Egli unilateralmente non le volesse. Questo punto di vista era corretto? Riflettendo sulle parole di Dio, avevo capito una cosa: Dio è giusto nel modo in cui tratta tutte le persone. Ha pronunciato così tanta verità da offrirci, spiegando chiaramente i principi e i percorsi sotto tutti gli aspetti e raccontandoci anche le conseguenze del vivere secondo la nostra indole corrotta e del percorrere la strada sbagliata. Dunque, Dio orchestra gli ambienti per mettere alla prova le persone e scoprire se riescono ad agire secondo i principi della verità e a rimanere salde nella loro testimonianza. Durante questo periodo, Dio non forza né obbliga le persone a scegliere una certa via, ma le lascia libere. Se riescono a ricercare la verità e a sottomettersi all’ambiente orchestrato da Dio, a riflettere e a conoscere sé stesse, nonché a praticare secondo le parole di Dio, allora l’ambiente che incontrano rappresenta per loro un mezzo di perfezionamento. Tuttavia, se si oppongono all’ambiente orchestrato da Dio e non ricercano la verità, allora l’ambiente le metterà a nudo e le eliminerà. L’esito finale di una persona è legato alle sue scelte e al cammino che percorre. Proprio come dichiarano le parole di Dio: “Il successo o il fallimento dipendono dalla strada che l’uomo percorre(La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Il successo o il fallimento dipendono dalla strada che l’uomo percorre”). Pensando a coloro che nella chiesa sono stati rivelati ed eliminati, tutto era legato alle loro scelte personali e all’incapacità di perseguire la verità. Come Wang Tao: anche se inizialmente aveva rinunciato a tutto per compiere i suoi doveri, si rifiutava costantemente di accettare la verità, analizzando sempre eccessivamente persone e cose. Non ascoltava la condivisione del leader, né era disposto a svolgere il suo dovere. Aveva anche affermato con impazienza: “Parlano ogni giorno della fine dell’opera di Dio, ma chissà quando avverrà! Voglio lavorare e guadagnare un po’ di soldi”. Il leader condivideva sull’importanza di credere in Dio e di svolgere i propri doveri, ma Wang si dava delle arie sostenendo: “Allora destituiscimi. Non posso svolgere questo dovere”. Dopo la sua destituzione, alcuni fratelli e sorelle condivisero con lui riguardo lo svolgimento del dovere, ed egli affermò: “Non importa quanto condividiate con me, non svolgerò il mio dovere. Andate avanti ed espelletemi se volete”. Per quanto riguarda Li Li, sebbene fosse in grado di rinunciare alle cose, di spendersi e compiere i suoi doveri, non accettava le cose da Dio e si rifiutava di accogliere completamente la verità, analizzando eccessivamente persone e cose, arrivando addirittura a giudicare i fratelli e le sorelle e a disturbare la vita della chiesa. Nonostante i molteplici tentativi da parte dei fratelli e delle sorelle di condividere con lei, si era rifiutata di cambiare. In seguito, la sua diffusione del Vangelo non portava frutti e diffondeva perfino negatività, disturbando l’opera del Vangelo. Quando era stata sfrondata dalla leadership, sembrava l’avesse accettato, ma in seguito aveva diffuso la sua insoddisfazione nei confronti del leader, attirando gli altri dalla sua parte e inducendoli a nutrire pregiudizi contro il leader senza mostrare alcun rimorso. Avevo capito che venivano rivelati ed eliminati a causa del loro costante rifiuto di accettare la verità, della loro incapacità di riflettere e conoscere sé stessi attraverso le situazioni incontrate e della tendenza ad agire secondo la loro indole corrotta, intralciando e disturbando l’opera della chiesa. Tuttavia, credevo erroneamente che Dio volesse eliminare unilateralmente le persone, che non le volesse più. Così fraintendevo Dio, e la mia potrebbe addirittura essere considerata una blasfemia contro Dio. Avevo pensato anche al fatto che avessi una malattia che mi impediva di uscire per compiere il mio dovere, e a causa dei pericoli nel mio ambiente, i fratelli e le sorelle non riuscivano a entrare in contatto con me. Credevo che Dio mi avesse rivelata ed eliminata, ma anche questo era un fraintendimento. In realtà, Dio orchestrava tali ambienti per mettermi alla prova, per vedere quale strada avrei scelto. Se avessi continuato a lamentarmi e a fraintendere, vivendo nella negatività, senza leggere le parole di Dio, senza pregare Dio né avvicinarmi a Lui, o pensando perfino di abbandonarLo, allora questo ambiente mi avrebbe effettivamente rivelata ed eliminata. Ma se mi fossi sottomessa a questo ambiente, se avessi riflettuto e riconosciuto le corruzioni che stavo rivelando e avessi ricercato la verità per risolverle, allora questo tipo di ambiente mi avrebbe perfezionata. Comprendere ciò aveva illuminato enormemente il mio cuore. Ora, anche se non potevo svolgere i miei doveri in questo ambiente, dovevo sottomettermi, ricercare la verità ed eliminare la mia indole corrotta.

Riflettevo: perché ero diventata così negativa di fronte a questo ambiente? Poi avevo letto questo passaggio delle parole di Dio: “Le persone hanno fede in Dio allo scopo di ottenere benedizioni, ricompense e corone. Questo non si trova forse nel cuore di tutti? Sì, è un dato di fatto. Anche se le persone non ne parlano spesso, e addirittura nascondono la loro mira e il loro desiderio di ottenere benedizioni, questa mira e questo desiderio sono sempre stati incrollabili nel profondo dei loro cuori. Non importa quanta teoria spirituale capiscano, quanta esperienza o conoscenza abbiano, quali doveri siano in grado di svolgere, quanta sofferenza sopportino o quale prezzo paghino: non rinunciano mai alla mira a ottenere benedizioni nascosta nel profondo del loro cuore, e si adoperano sempre silenziosamente al suo servizio. Non è forse questa la cosa sepolta più profondamente nei loro cuori? Senza questa mira a ricevere benedizioni, come vi sentireste? Con quale atteggiamento svolgereste il vostro dovere e seguireste Dio? Cosa succederebbe alle persone se si liberassero di questa mira a ricevere benedizioni nascosta nei loro cuori? È possibile che molti diventerebbero negativi, mentre alcuni perderebbero la motivazione a svolgere i loro doveri. Perderebbero interesse nella loro fede in Dio, come se la loro anima fosse svanita. Darebbero l’impressione che il loro cuore fosse stato strappato via. Ecco perché dico che la motivazione a ottenere benedizioni è qualcosa di profondamente nascosto nel cuore delle persone. Forse, mentre svolgono il loro dovere o vivono la vita della chiesa, si sentono capaci di abbandonare le loro famiglie e di spendersi volentieri per Dio, ritengono di conoscere la propria mira a ricevere benedizioni, e di averla messa da parte e non esserne più dominate né limitate. In tal caso, sarebbero convinte di non nutrire più la mira a ottenere benedizioni, ma Dio crede il contrario. La gente vede le cose solo superficialmente. Quando non sono messe alla prova, le persone si sentono bene con sé stesse. Fintanto che non lasciano la chiesa, non rinnegano il nome di Dio e persistono nello spendersi per Lui, credono di essere cambiate. Sentono di non essere più spinte dall’entusiasmo personale o da impulsi effimeri nell’assolvimento del loro dovere. Al contrario, credono di saper perseguire la verità, e si ritengono capaci di ricercare e praticare continuamente la verità nello svolgimento del loro dovere, così che la loro indole corrotta venga purificata e loro ottengano un qualche autentico cambiamento. Tuttavia, quando accadono cose che sono direttamente collegate alla loro destinazione e al loro esito, in che modo si comportano? La verità viene rivelata nella sua interezza(La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Sei indicatori di crescita nella vita”). Dopo aver letto le parole di Dio, mi ero resa conto di credere in Lui solo per ottenere benedizioni. In passato, quando non dovevo affrontare alcuna situazione, potevo svolgere attivamente i miei doveri. Intraprendevo qualsiasi lavoro assegnato dalla chiesa e, anche se malata, continuavo a svolgere i miei doveri. Ma ora, a causa di una grave malattia, non potevo svolgere alcun dovere e i fratelli e le sorelle non potevano contattarmi. Sentivo di essere stata eliminata da Dio e di non avere più alcun buon esito o destinazione. Ero diventata negativa al punto di non voler svolgere alcun dovere, ricercare la verità o cercare più di risalire. Non ero nemmeno dell’umore giusto per leggere le parole di Dio e vivevo in uno stato di negatività. Avevo capito di aver svolto attivamente i doveri per ottenere benedizioni, in cambio di un buon esito e di una buona destinazione da parte di Dio. Rendendomi conto che non c’era più alcuna speranza di ricevere benedizioni, avevo perso lo slancio della fede in Dio: non vi era alcuna sincerità nella mia fede in Dio e nello svolgimento del mio dovere. Pensavo che la mia fede in Dio fosse sincera, pensavo di essere una persona che perseguiva la verità, ua persona che, ogni volta che fosse successo qualcosa, avrebbe ricercato prontamente la verità per trovare una soluzione. Questa esperienza mi aveva rivelata completamente. Rendendomi conto che non c’era più alcuna speranza di benedizioni, ero diventata negativa e avevo smesso di ricercare la verità. Come potevo essere una persona che persegue la verità? Anche se non avessi incontrato questo tipo di ambiente e avessi continuato a svolgere i miei doveri, se la mia indole corrotta non fosse cambiata e le mie motivazioni e opinioni sulla fede in Dio e sullo svolgimento dei miei doveri non fossero state corrette, alla fine sarei stata un bersaglio dell’eliminazione di Dio per non aver ottenuto la verità. Nel mio cuore mi sentivo dispiaciuta e in debito, così pregavo Dio affermando: “Dio, mi manca davvero la coscienza. Non credo sinceramente in Te; è tutto per le benedizioni. Dio, sono disposta a pentirmi e a cambiare. Indipendentemente dal mio esito futuro, crederò sinceramente in Te, Ti seguirò e perseguirò diligentemente la verità”.

Successivamente avevo letto un passaggio delle parole di Dio e avevo acquisito una certa conoscenza dei miei punti di vista. Dio Onnipotente dice: “C’è chi si chiede: ‘Dio non vuole che ogni persona sia salvata e che nessuno sia destinato alla perdizione? Se Dio usasse un tale metodo per agire, quante persone verrebbero salvate?’ In risposta, Dio chiederebbe: ‘Quante persone ascoltano le Mie parole e seguono la Mia via?’ Sono quelli che sono: questo è il punto di vista di Dio, il metodo della Sua opera. Egli non fa di più. Qual è la nozione che l’essere umano ha a questo proposito? ‘Dio prova compassione per questa umanità, è preoccupato per lei, quindi deve assumersi la responsabilità fino alla fine. Se l’uomo Lo segue fino alla fine, sarà inevitabilmente salvato’. Questa nozione è giusta o sbagliata? È in accordo con le intenzioni di Dio? Nell’Età della Grazia, era normale che gli individui avessero queste nozioni, perché non conoscevano Dio. Negli ultimi giorni, Dio ha detto alle persone tutte queste verità e ha anche chiarito loro i principi della Sua opera di salvezza, quindi è davvero assurdo che le persone abbiano ancora queste nozioni nel loro cuore. Dio ti ha detto tutte queste verità, quindi, se alla fine dici ancora che non capisci le Sue intenzioni e che non sai come praticare, se dici ancora parole così ribelli e infide, se sei una persona del genere puoi essere salvato da Dio? Alcuni pensano sempre: ‘Dio fa un’opera così grande, dovrebbe guadagnare più della metà delle persone nel mondo, usare numerosissime persone, una forza potente e un numero significativo di personalità di alto rango per testimoniare la Sua gloria. Che meraviglia sarebbe!’ Questa è la nozione dell’uomo. Nella Bibbia, sia nell’Antico che nel Nuovo Testamento, quanti in totale furono salvati e resi perfetti? Chi alla fine fu in grado di temere Dio e fuggire il male? (Giobbe e Pietro.) Furono gli unici due. Per come la vede Dio, temere Lui e fuggire il male significa, in effetti, raggiungere lo standard di conoscenza di Dio, del Creatore. Persone come Abramo e Noè erano giuste ai Suoi occhi, ma erano ancora a un livello inferiore a Giobbe e Pietro. Ovviamente, all’epoca Dio non aveva svolto granché della Sua opera, non aveva provveduto alle persone come fa ora, né aveva pronunciato tante parole chiare o aveva svolto l’opera di salvezza su così larga scala. Forse non ha guadagnato molte persone, ma questo rientra ancora nella sua preordinazione. Quale aspetto dell’indole del Creatore è riscontrabile in questo? Dio spera di guadagnare molte persone, ma se, di fatto, ciò non è possibile – se questa umanità non può essere guadagnata da Dio durante la Sua opera di salvezza – allora Egli preferisce abbandonarle, scartarle. Questa è la voce interiore del Creatore, il Suo punto di vista. A questo proposito, quali richieste o nozioni ha l’essere umano nei confronti di Dio? ‘Dal momento che vuoi salvarmi, devi essere responsabile fino alla fine, e mi hai promesso delle benedizioni, quindi devi darmele e permettermi di guadagnarle’. Nell’uomo ci sono molti ‘devi’ – molte richieste – e questa è una delle sue nozioni. Altri dicono: ‘Dio fa un’opera così grande, un piano di gestione di seimila anni; se, alla fine, guadagnasse solo due persone, sarebbe una delusione. Non sarebbero allora vane le Sue azioni?’ L’essere umano pensa che non dovrebbe essere così, ma Dio è felice di guadagnare anche solo due persone. Il Suo vero scopo non è solo quello di guadagnare quelle due, ma molte di più; se però gli esseri umani non si svegliano e non capiscono, e tutti fraintendono Dio e Gli si oppongono, e sono tutti senza speranza e senza valore, allora Dio preferisce non averli. Questa è la Sua indole. Alcuni dicono: ‘Così non va bene: allora Satana non ne riderebbe?’ Satana può anche ridere, ma non resta comunque il nemico sconfitto di Dio? Dio ha comunque guadagnato l’umanità, tra le cui file diversi sono capaci di ribellarsi a Satana e non subire il suo controllo. Dio ha guadagnato i veri esseri creati. Coloro che non sono stati guadagnati da Dio sono poi fatti prigionieri da Satana? Voi che non siete stati perfezionati, siete in grado di seguire Satana? (No.) Alcuni dicono: ‘Anche se Dio non mi vuole, non seguirò Satana. Anche se Satana mi offrisse delle benedizioni, non le prenderei’. Nessuno di coloro che Dio non ha guadagnato segue Satana: Dio non guadagna forse la gloria così? Le persone hanno una nozione sul numero di persone che Dio guadagna o sulla scala con cui le guadagna; credono che Egli non debba guadagnarne solo poche. Se l’essere umano possa sviluppa una nozione del genere è perché, da un lato, non è in grado di scandagliare la mente di Dio e non può capire che tipo di persona Egli voglia guadagnare: c’è sempre una distanza tra l’uomo e Dio; dall’altro lato, avere una nozione del genere è un modo per l’essere umano confortarsi e rendersi libero per quanto riguarda il proprio destino e il proprio futuro. L’essere umano crede quanto segue: ‘Dio ha guadagnato pochissime persone, che grande gloria sarebbe se guadagnasse tutti! Se Dio non scartasse nemmeno una persona, ma le conquistasse tutte, e se alla fine tutte fossero perfezionate, se il discorso di Dio di scegliere e salvare le persone non andasse a vuoto, né fosse vana la Sua opera di gestione, allora Satana non sarebbe umiliato ancora di più? Dio non otterrebbe una gloria maggiore?’ Se costui può dirlo è in parte perché non conosce il Creatore e in parte per un movente egoistico: è preoccupato per il suo futuro, quindi lo aggancia alla gloria del Creatore e così si mette il cuore in pace, pensando di poter avere la botte piena e la moglie ubriaca. Inoltre, pensa anche: ‘Se Dio guadagna le persone e umilia Satana, è una prova notevole della sconfitta di Satana. È come prendere tre piccioni con una fava!’ Le persone sono davvero brave a capire come trarre vantaggio per sé stesse. Questa nozione è piuttosto intelligente, non è vero? Gli individui hanno motivazioni egoistiche; non c’è forse un che di ribelle in queste motivazioni? Non c’è forse una richiesta nei confronti di Dio? C’è insita una opposizione non dichiarata contro Dio che dice: ‘Tu ci hai scelto, ci hai guidato, hai faticato tanto per noi, ci hai donato la Tua vita e la Tua interezza, ci hai donato le Tue parole e la Tua verità, e hai fatto sì che Ti seguissimo per tutti questi anni. Sarebbe una gran perdita se alla fine Tu non riuscissi a guadagnarci’. Questa scusa è un tentativo di ricattare Dio, di obbligarLo a guadagnare tali individui. È come dire che, se Dio non li guadagna, allora non saranno loro a rimetterci, bensì Dio a subire una perdita: è corretta questa affermazione? In tutto questo, ci sono sia le richieste dell’essere umano, sia le sue fantasie e nozioni: Dio compie un’opera così grande, quindi deve guadagnare moltissime persone. Da dove viene questo ‘deve’? Dalle nozioni e dalle fantasie dell’essere umano, dalle sue richieste irragionevoli e dalla sua vanità, con l’aggiunta della sua indole intransigente e feroce(La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Solo eliminando le proprie nozioni si può intraprendere il giusto cammino della fede in Dio (2)”). Dalle parole di Dio avevo acquisito un certo discernimento sulle mie nozioni. In passato pensavo che Dio non dovesse rivelare ed eliminare le persone, ma che dovesse conquistarne altre per poter ricevere più gloria. Pertanto, quando vedevo le persone della chiesa essere rivelate ed eliminate una dopo l’altra, mi sentivo perplessa: con così tante persone rivelate ed eliminate, quante verranno salvate alla fine? Soprattutto, quando non potevo svolgere i miei doveri a causa della malattia, anche io credevo che Dio mi stesse rivelando ed eliminando. Avevo frainteso Dio e in cuor mio avevo discusso perfino con Lui: “L’opera di Dio non è salvare le persone? Perché alla fine veniamo tutti eliminati?” Ciò aveva dimostrato la mia mancanza di conoscenza dell’opera di Dio. In realtà, l’intenzione di Dio di salvare le persone resta immutata ed Egli spera di conquistare più persone. Finché le persone saranno disposte a lavorare lealmente per Dio, Egli non le eliminerà facilmente. Tuttavia, se le persone non hanno a cuore la salvezza di Dio, non ricercano la verità di fronte alle situazioni, non svolgono i propri doveri secondo le Sue richieste e finiscono per fare più male che bene con il loro lavoro, Dio preferisce rinunciare ad esse. L’indole di Dio è giusta e santa. Egli non ricerca la quantità ma la qualità delle persone. Ciò che desidera ottenere sono veri esseri creati che possano adorarlo sinceramente ed essere in armonia con Lui, anche se pochi. Inoltre, la mia speranza che Dio salvasse più persone invece di rivelarle ed eliminarle portava con sé il mio egoismo, perché in quel caso non sarei stata eliminata e le mie prospettive e la mia destinazione sarebbero state assicurate. Quindi, quando avevo pensato di essere stata messa a nudo ed eliminata da Dio, ero diventata negativa e non avevo più voluto perseguire la verità. Avevo ragionato con Dio nel mio cuore: Dio non ci ha scelti per salvarci? Perché così tanti di noi sono stati rivelati ed eliminati uno dopo l’altro? La mia insinuazione era che Dio non avrebbe dovuto eliminarci; avrebbe dovuto salvarci fino all’ultimo. Non aveva la stessa natura delle parole di Paolo: “Ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho conservato la fede. Ormai mi è riservata la corona di giustizia” (2 Timoteo 4:7-8)? Questo è reclamare contro Dio! È un’indole così maligna. In realtà, non importa quale ambiente Dio orchestri, lo scopo è farci ricercare e ottenere la verità per liberarci della nostra indole corrotta ed essere salvati. Proprio come questo ambiente: anche se non era in linea con le mie idee e mi causava un po’ di dolore, rivelava dentro di me la motivazione di ricevere benedizioni, facendomi riconoscere le motivazioni contrastanti dietro la mia fede in Dio e lo svolgimento del mio dovere, permettendomi di modificarmi e cambiare. Avevo capito che questo ambiente per me era la salvezza. Dio aveva compiuto sforzi scrupolosi per salvarci. Egli non solo esprime la verità da fornirci, ma orchestra anche vari ambienti da sperimentare per purificarci e perfezionarci. Invece io mi ero opposta, lamentandomi degli ambienti orchestrati da Dio. Non li avevo apprezzati affatto! Il fatto che Dio mi abbia scelta per accettare la Sua opera degli ultimi giorni è già la Sua grazia. Dovrei essere grata. Anche se alla fine non avessi ricevuto benedizioni o non avessi avuto un buon esito, avrei comunque dovuto sottomettermi a Dio e non discutere con Lui.

Più tardi, mi ero imbattuta in altre parole di Dio: “Iniziare d’ora in poi a perseguirla seriamente; ma in che modo dovreste farlo? Dovete riflettere sulle questioni in cui spesso vi ribellate a Dio. Dio ha predisposto per te delle circostanze, più e più volte, al fine di impartirti una lezione, di cambiarti attraverso queste questioni, di far penetrare in te le Sue parole, di farti entrare in un certo aspetto della verità realtà, di impedirti di vivere secondo l’indole corrotta di Satana in tali questioni, e di farti vivere invece in base alle Sue parole, di farle penetrare in te e diventare la tua vita. Ma tu spesso ti ribelli a Dio in tali questioni, non sottomettendoti a Lui né accettando la verità, non prendendo le Sue parole come principi da seguire e non vivendole. Questo ferisce Dio, e tu perdi ripetutamente la tua opportunità di salvezza. Allora, in che modo dovresti cambiare? A partire da oggi, nelle questioni che riesci a identificare attraverso la riflessione e a percepire chiaramente, dovresti sottometterti alle orchestrazioni di Dio, accettare le Sue parole come verità realtà e come vita, e cambiare il tuo modo di vivere. Quando ti trovi ad affrontare situazioni come questa, dovresti ribellarti alla tua carne e le tue preferenze e agire secondo le verità principi. Non è forse questo il cammino di pratica? (Sì.) […] Se invece desideri ottenere la salvezza, praticare e sperimentare le parole di Dio e acquisire la verità e la vita, devi leggere di più le parole di Dio, acquisire comprensione della verità, essere in grado di praticare le Sue parole e di sottometterti a esse, e iniziare col mettere in pratica la verità e col sostenere le verità principi. Queste sono solo alcune semplici frasi, eppure le persone non sanno come praticarle o sperimentarle. A prescindere dalla tua levatura o dalla tua istruzione, e indipendentemente dalla tua età o dal numero dei tuoi anni di fede, in ogni caso, se sei sul giusto cammino di pratica della verità, se hai gli obiettivi e la direzione corretti, e se tutti i tuoi perseguimenti e i tuoi sforzi sono volti a praticare la verità, alla fine otterrai senza dubbio la verità realtà e le parole di Dio diventeranno la tua vita. Prima stabilite il vostro obiettivo, poi praticate gradualmente secondo questo percorso e alla fine otterrete sicuramente qualcosa. Ci credete? (Sì.)” (La Parola, Vol. 6: Riguardo al perseguimento della verità I, “Come perseguire la verità (20)”). Le parole di Dio mi mostrarono il percorso della pratica. Se avessi voluto perseguire la verità ed essere salvata, avrei dovuto sottomettermi agli ambienti orchestrati da Dio, ricercare la verità e praticare secondo le Sue parole. Anche se adesso non potevo svolgere alcun dovere né avere contatti con i fratelli e le sorelle, avevo assistito alla protezione di Dio in questa situazione. Nonostante la mia grave malattia, Dio mi aveva concesso ogni respiro ed ero ancora viva. Potevo ancora leggere le parole di Dio a casa; Dio non mi aveva privata del diritto di leggere le Sue parole. Ma non sapevo essere grata. Invece di apprezzare la protezione di Dio, ero negativa e Lo fraintendevo. Ero davvero irragionevole. Avevo bisogno di riflettere e conoscere di più me stessa, cercando le parole di Dio adatte per affrontare la mia corruzione; quella sarebbe stata una manifestazione del perseguimento della verità.

Dopo un po’ di tempo ero riuscita a svolgere nuovamente i miei doveri selezionando i sermoni evangelici. Mi sentivo profondamente grata a Dio per avermi dato un’altra possibilità di svolgere il mio dovere. Durante lo svolgimento del mio dovere, prestavo attenzione a esaminare l’indole corrotta che rivelavo. A volte, se ottenevo qualche risultato nel mio dovere, non potevo fare a meno di sentirmi soddisfatta di me stessa, pensando di essere piuttosto brava. Ma quando lo svolgimento del mio dovere non produceva molti risultati o andava fuori rotta, diventavo negativa e preoccupata per come gli altri mi vedevano. In risposta a queste rivelazioni su me stessa, avevo cercato le parole di Dio per trovare una soluzione. Dopo aver praticato in questo modo per un po’, in cuor mio mi sentivo molto realizzata. Grazie a Dio per la Sua guida!

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