Una dura lezione appresa dopo essersi messi in mostra
di Min Rui, Cina Ho assunto il ruolo di capo nel 2009. Ogni volta che il mio superiore veniva a tenere una riunione, tutti si accalcavano...
Diamo il benvenuto a chi ricerca la manifestazione di Dio!
Prima di accogliere l’opera di Dio degli ultimi giorni, mentivo e cercavo di ingraziarmi le persone senza esitazioni, perché avevo paura di deluderle o offenderle dicendo la verità. Ho iniziato a credere in Dio Onnipotente nel novembre 2018, e ho imparato dalle Sue parole che Egli odia i compiacenti e i subdoli. Ho deciso di mettere in pratica le parole di Dio e di essere una persona onesta, e dopo qualche sforzo ho imparato a essere quasi sempre sincera. Per esempio, dovevo pagare oltre 50 Euro per le mie medicine ma il farmacista ha fatto male i conti e mi ha chiesto la metà: gli ho semplicemente fatto notare l’errore senza nemmeno pensarci. Ma era più difficile essere sincera quando qualcosa influiva sulla mia reputazione o sui miei interessi.
Nel marzo di quest’anno, prestavo servizio come leader di una Chiesa ed ero sempre occupata. A volte ero molto stanca perché dormivo troppo poco. Un pomeriggio, proprio quando stavo per dormire un po’, la mia collaboratrice, sorella Li, voleva parlarmi del nostro lavoro. Non ero entusiasta del suo messaggio, perché ero stanca e non volevo discutere di nulla. Non riuscivo a pensare a nulla in quel momento, solo a riposare, ma non volevo dirlo apertamente a sorella Li. Avevo paura della sua opinione di me, che fossi pigra o qualcosa del genere, troppo preoccupata del relax fisico, e che avrebbe pensato male di me. Così, per salvare la mia immagine, le ho risposto: “Scusa, ho un appuntamento importante con il dottore”. La bugia mi è uscita di bocca senza nemmeno pensarci. Mi sono sentita così in colpa che alla fine non mi sono riposata, sentendomi malissimo per tutto il tempo. A Dio piacciono le persone sincere. Come potevo mentire con tanta disinvoltura? Come ci si poteva fidare di me? Sapevo che mentire per la mia comodità non era giusto, che a Dio non sarebbe piaciuto, e che avrei dovuto mettere il lavoro della Chiesa al primo posto. Ho contattato subito sorella Li. Lei mi ha chiesto se fossi già tornata dal mio appuntamento. Io ho continuato a mentirle, non volendo fare brutta figura con lei e darle l’idea di essere una persona subdola. Le ho detto che non avevo visto il mio medico, che aveva annullato all’ultimo minuto perché doveva andare alla clinica per i vaccini. La nostra conversazione si è poi spostata sul lavoro, ma mi sentivo davvero a disagio. Le avevo mentito una volta, e poi non l’avevo ammesso e avevo mentito ancora. Ho visto quanto fosse grave la mia indole satanica e mi sono vergognata di me stessa. Non riuscivo quasi a guardarla negli occhi. L’avevo ingannata, il che significava che ero una persona davvero disonesta. Mi sentivo molto combattuta. Se le avessi detto la verità, avrei distrutto l’immagine che lei aveva di me e mi avrebbe ritenuta una disonesta. Ma, se avessi continuato a mentire, Dio sarebbe stato disgustato da me. Così ho riflettuto su me stessa al Suo cospetto, e nella mia riflessione mi sono resa conto di aver vissuto in modo molto viscido e subdolo. Un giorno una leader mi ha chiesto se avessi informato sorella Zhou di una riunione per quella sera. Mi sono resa conto di non averlo fatto, ma non le ho risposto la verità, per proteggere la mia reputazione con lei. Ho mentito, dicendo che avrei informato Zhou, a cui poi ho mandato immediatamente un messaggio dicendole dell’incontro. Inoltre, di solito uscivo per la spesa ogni venerdì mattina, quindi non potevo mai partecipare a una riunione dell’ultimo minuto. Non volevo dire la verità e raccontare alla leader che dovevo fare la spesa per rifornire la mia cucina per i giorni successivi, che era l’unico tempo che avevo per farlo. Così le dicevo che avevo un’altra riunione o un appuntamento, e per quello non potevo partecipare. Distorcevo la verità, ero subdola e falsa, solo per proteggere la mia immagine e far credere alla leader che fossi sempre occupata con il mio dovere. Ho visto che non mi attenevo minimamente ai requisiti di Dio per la sincerità. Così ho pregato: “Dio Onnipotente, mi pento molto delle mie bugie e dei miei inganni. Non riesco a smettere di mentire per la mia comodità. Non sono affatto una persona sincera. Dio, per favore guidami e aiutami a capire la verità, per liberarmi da questa corruzione”.
In seguito ho letto questo passo delle parole di Dio: “Nella loro vita quotidiana, le persone dicono molte cose inutili, false, stupide, che denotano ignoranza e fungono da pretesti. Alla radice, lo fanno per amore del proprio orgoglio, per soddisfare la propria vanità; pronunciano queste falsità come manifestazione della loro indole corrotta. Risolvere questa corruzione purificherà il tuo cuore e ti renderà sempre più puro e sincero. Infatti, tutti sanno perché dicono bugie: per salvaguardare la propria reputazione. E, nel paragonarsi agli altri, si spingono fin troppo oltre nella percezione che hanno di se stessi per preservare la propria dignità e integrità, ma sortiscono l’effetto opposto e finiscono per perdere la faccia, l’integrità e la dignità. Questo avviene perché tu dici così tante bugie, perché ogni singola cosa che dici è una bugia. Non ce n’è una che sia vera. Quando menti, lì per lì non perdi la faccia, ma nel cuore senti di essere stato completamente screditato e la tua coscienza ti accuserà di disonestà. Nel profondo, disprezzerai e sdegnerai te stesso e penserai: ‘Perché vivo in modo tanto meschino? È davvero così difficile dire la verità? Devo mentire solo per salvare la mia reputazione? Perché la vita è così faticosa per me?’. Non sei obbligato a vivere una vita faticosa, ma non hai scelto la via della semplicità e della libertà. Hai scelto una via per salvaguardare la tua reputazione e la tua vanità, quindi per te la vita è molto stancante. Cos’è la reputazione che ottieni dicendo bugie? È qualcosa di vano, che non vale assolutamente nulla. Dicendo bugie, svendi la tua integrità e la tua dignità. Tali menzogne fanno sì che tu perda la tua dignità e non abbia alcuna integrità dinanzi a Dio. Dio non prova alcuna gioia e detesta tutto ciò. Dunque, ne vale la pena? È questo il percorso giusto? No, non lo è, e seguendolo non vivi nella luce. Quando non vivi nella luce, ti senti esausto. Sei sempre lì a dire bugie e a sforzarti perché suonino credibili, lambiccandoti il cervello per inventare sciocchezze da dire e procurandoti grande sofferenza, fino a che, alla fine, pensi: ‘Non devo più dire bugie. Starò zitto e parlerò poco’. Eppure non riesci ad aiutare te stesso. Come mai? Non riesci a rinunciare a cose come la tua reputazione e il tuo prestigio, perciò puoi solo salvaguardarle mentendo. Senti di poter usare le menzogne per aggrapparti a queste cose, ma in realtà non puoi. Non solo le tue falsità non sono riuscite a mantenere la tua integrità e la tua dignità, ma, cosa ancora più importante, hai perso la possibilità di praticare la verità. Anche se hai salvaguardato la tua reputazione e il tuo prestigio, hai perso la verità; hai perso l’opportunità di metterla in pratica, così come l’occasione di essere una persona onesta. Questa è la più grande delle perdite” (“Si può vivere con vere sembianze umane soltanto essendo onesti” in “Registrazioni dei discorsi di Cristo degli ultimi giorni”). Questo mi descriveva perfettamente. Ho visto che ero subdola e falsa. Quando volevo semplicemente riposare, non sapevo dire la verità su una cosa così insignificante. Non ho detto alla mia collaboratrice che avevo bisogno di un pisolino e che volevo incontrarla un po’ più tardi, preferendo mentire. La mia motivazione era quella di proteggere reputazione e prestigio, e l’immagine che gli altri avevano di me. Ma Dio odia questo tipo di comportamento e io mi sentivo in colpa. Proprio come dicono le parole di Dio: “Quando menti, lì per lì non perdi la faccia, ma nel cuore senti di essere stato completamente screditato e la tua coscienza ti accuserà di disonestà. Nel profondo, disprezzerai e sdegnerai te stesso e penserai: ‘Perché vivo in modo tanto meschino? È davvero così difficile dire la verità? Devo mentire solo per salvare la mia reputazione? Perché la vita è così faticosa per me?’” (“Si può vivere con vere sembianze umane soltanto essendo onesti” in “Registrazioni dei discorsi di Cristo degli ultimi giorni”). Mi sono davvero identificata con queste parole di Dio. Ho veramente capito che dire bugie per proteggere la mia reputazione era un modo estenuante di vivere, che dovevo continuare a mentire per coprire la mia bugia iniziale, e finivo per diventare sempre più falsa e subdola. Sapevo che Dio lo odiava perché Lui è santo e giusto. Ripensando a tutta la mia disonestà, mi rimordeva la coscienza dopo aver mentito, me ne pentivo e piangevo davanti a Dio, e mi vergognavo delle mie bugie. Ma poi, dopo il fatto, non potevo fare a meno di mentire ancora. Era così corrotto e vergognoso da parte mia! Mentire era diventata la mia vera natura. Ho ricordato le parole del Signore Gesù: “Ma il vostro parlare sia: ‘Sì, sì; no, no’; poiché il di più viene dal maligno” (Matteo 5:37). “Voi siete figli del diavolo, che è vostro padre, e volete fare i desideri del padre vostro. Egli è stato omicida fin dal principio e non si è attenuto alla verità, perché non c’è verità in lui. Quando dice il falso parla di quel che è suo, perché è bugiardo e padre della menzogna” (Giovanni 8:44). Era vero. Le mie continue bugie dimostravano che appartenevo al diavolo, e mentivo solo per proteggere la mia immagine e la mia reputazione. Ma questo mi toglieva tutto il carattere e la dignità. Era così sciocco da parte mia! Dio mi stava dando la possibilità di praticare la verità e di essere una persona sincera, per testimoniarLo e svergognare Satana. Ma io stavo cadendo nei tranelli di Satana, diventando uno zimbello. E tutto per la mia reputazione e per coprire la mia corruzione. Non ero una persona sincera, ero falsa per natura.
Ho letto anche queste parole di Dio: “Dovete sapere che Dio ama coloro che sono onesti. In sostanza, Egli è leale, quindi ci si può sempre fidare delle Sue parole. Inoltre, le Sue azioni sono irreprensibili e indiscutibili: ecco perché Dio apprezza coloro che sono del tutto onesti con Lui. Onestà significa donare il vostro cuore a Dio, mai imbrogliarLo, essere sinceri con Lui in ogni cosa, aperti con Lui in ogni cosa, senza mai nascondere la verità, senza tentare di ingannare i superiori e i subordinati e fare le cose solo per ingraziarsi Dio. In breve, essere onesti vuol dire essere puri nelle vostre azioni e parole, e non ingannare né Dio né gli uomini” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Tre ammonimenti”). Ho visto che essere sinceri significa non nutrire falsità nel cuore, non dire bugie, e non ingannare mai Dio o gli uomini in nulla. Mi sono resa conto che ero stata davvero subdola con sorella Li, mentendo sempre per proteggere la mia immagine e i miei interessi. Ero stanca, volevo dormire un po’, non mi andava di discutere del lavoro della Chiesa con lei in quel momento, ma non ho detto semplicemente quello che avevo in mente, ho invece mentito sull’avere un appuntamento perché non volevo che pensasse male di me. Ho preferito mentire per evitare di incontrarla più che limitarmi a dire che ero troppo stanca e avevo bisogno di riposo. E, quando poi ci siamo viste, non ho ammesso il mio errore, anzi ho mentito ancora, usando una seconda menzogna per coprire la prima. Quando la mia leader mi chiedeva del lavoro, mentivo dicendo di aver fatto qualcosa che in realtà non avevo fatto. E, quando avevo bisogno di fare la spesa settimanale e questo coincideva con l’orario della riunione, mentivo dicendo di avere un appuntamento. Volevo solo proteggere la mia immagine in tutto. Ho visto che avevo una natura davvero subdola e falsa. Non riuscivo a dire la verità nemmeno sulle cose più elementari. Ero così profondamente corrotta da Satana che non ero mai sincera.
Ho letto poi un altro passo delle parole di Dio. “Solo cercando di essere oneste le persone possono rendersi conto della profondità della loro corruzione e se possiedono o meno una qualche parvenza umana; solo praticando l’onestà diventano consapevoli di quante bugie dicono e di quanto siano celate in profondità la loro falsità e la loro disonestà. Solo tramite l’esperienza del praticare l’onestà le persone possono gradatamente arrivare a conoscere la verità della loro corruzione e a riconoscere la propria natura ed essenza, e solo a quel punto la loro indole corrotta può essere continuamente purificata. Solo durante la continua purificazione della loro indole corrotta le persone saranno in grado di conseguire la verità. Prendetevi il vostro tempo nel fare esperienza di queste parole. Dio non perfeziona coloro che sono falsi. Se il tuo cuore non è onesto, se non sei una persona onesta, allora non sarai mai guadagnato da Dio. Allo stesso modo, non acquisirai mai la verità e sarai inoltre incapace di guadagnare Dio. Che cosa significa il fatto che non sei in grado di guadagnare Dio e non comprendi la verità? Significa che Gli sei ostile, sei incompatibile con Lui ed Egli non è il tuo Dio. E, se Egli non è il tuo Dio, allora non puoi ottenere la salvezza. Se non puoi ottenere la salvezza, sarai per sempre Suo acerrimo nemico e il tuo destino sarà deciso. Pertanto, se le persone desiderano essere salvate, devono cominciare a essere oneste. Vi è un segno che contraddistingue coloro che alla fine saranno guadagnati da Dio. Sapete qual è? È scritto nella Bibbia, nel Libro dell’Apocalisse: ‘E nella bocca loro non è stata trovata menzogna: sono irreprensibili’ (Apocalisse 14:5). A chi si riferisce questo versetto? A coloro che vengono perfezionati e guadagnati da Dio e sono salvati. In che modo Dio descrive queste persone? Quali sono le caratteristiche e le espressioni delle loro azioni? (Sono irreprensibili. Non mentono.) Tutti voi dovreste capire e comprendere cosa voglia dire non mentire: vuol dire essere onesti. Cosa significa essere irreprensibili? In che modo Dio definisce una persona irreprensibile? Agli occhi di Dio, chi è perfetto? (Qualcuno che teme Dio ed evita il male.) Esattamente. Agli occhi di Dio, si tratta semplicemente di qualcuno che teme Dio ed evita il male. Quindi, essere perfetti è collegato all’essere irreprensibili, sono la stessa cosa? (Sì.) Assolutamente. Dunque, cosa significa ‘irreprensibili’? (Persone che sono perfette, che temono Dio ed evitano il male.) Esatto. Sono persone che temono Dio ed evitano il male, persone che sono in grado di seguire la via di Dio. Solo persone come queste sono irreprensibili” (“Sei indicatori di crescita nella vita” in “Registrazioni dei discorsi di Cristo degli ultimi giorni”). Pensare a questo mi ha davvero spaventata. Dio dice: “Se non sei una persona onesta, allora non sarai mai guadagnato da Dio. Allo stesso modo, non acquisirai mai la verità e sarai inoltre incapace di guadagnare Dio”. “Se non puoi ottenere la salvezza, sarai per sempre Suo acerrimo nemico e il tuo destino sarà deciso”. È vero che Dio non salva i falsi. Sapevo che, se non mi fossi pentita, sarei stata eliminata da Dio. Grazie alle parole di Dio, ho finalmente compreso davvero me stessa, che le bugie vengono dal diavolo, e che io mento per come sono stata cresciuta e per l’influenza della società. Mia madre mi ha sempre detto che, per quanto fossero orribili i capelli o i vestiti di qualcuno, dovevo comunque dire cose carine per non ferire i suoi sentimenti. Altrimenti nessuno sarebbe stato lì per me quando ne avessi avuto bisogno. Con quel tipo di educazione, non avevo il coraggio di essere sincera. Mi sono adoperata per mantenere una buona immagine in modo da piacere alla gente e apparire compassionevole. Ma in realtà ho finito per essere una persona falsa e ingannevole. Mi ricordava di Giobbe 1:7, nella Bibbia: “E Jahvè disse a Satana: ‘Donde vieni?’ E Satana rispose a Jahvè: ‘Dal percorrere la terra e dal passeggiare per essa’”. Le parole di Satana erano astute e subdole, non era chiaro cosa stesse realmente dicendo. Mentendo, non ero subdola proprio come Satana? Mi vergognavo molto nel vedere che avevo lo stesso tipo di natura di Satana. Vivevo sotto il potere di Satana, e non ero affatto libera dalla mia indole satanica. Come potevo essere in armonia con Cristo o essere approvata da Dio? Mi sono pentita dinanzi a Dio e Gli ho chiesto di perdonarmi. Odiavo davvero me stessa e odiavo Satana, e mi sentivo così in colpa. L’indole di Dio è giusta, e sapevo che non potevo continuare a mentire e a offenderLo. Ho riflettuto anche su un altro passo: “Vi è un segno che contraddistingue coloro che alla fine saranno guadagnati da Dio. Sapete qual è? È scritto nella Bibbia, nel Libro dell’Apocalisse: ‘E nella bocca loro non è stata trovata menzogna: sono irreprensibili’ (Apocalisse 14:5). A chi si riferisce questo versetto? A coloro che vengono perfezionati e guadagnati da Dio e sono salvati” (“Sei indicatori di crescita nella vita” in “Registrazioni dei discorsi di Cristo degli ultimi giorni”). Dio apprezza coloro che sono sinceri, e le persone disoneste non entreranno mai nel Suo Regno. Volevo davvero smettere di mentire, per diventare irreprensibile, ma non potevo farlo da sola. Avevo bisogno di cercare l’aiuto di Dio per non cadere nella trappola di Satana. Dire la verità può risultare imbarazzante, a volte, ma io volevo smettere di mentire. Allora ho riletto “I principi per essere persone sincere”. “(1) Per abituarsi a essere persone sincere è necessario affidarsi a Dio. Bisogna offrire il proprio cuore a Lui e accettare il Suo esame. Solo così è possibile, col tempo, eliminare le menzogne e gli inganni. (2) È necessario accogliere la verità e riflettere su ogni propria parola e azione. Bisogna analizzare l’origine e l’essenza della corruzione che viene rivelata dentro di sé e giungere a conoscere realmente sé stessi. (3) È necessario indagare per vedere in quali questioni si abbiano impulsi a mentire e si nutra falsità. Bisogna osare analizzarsi e mettersi a nudo, scusarsi con gli altri e fare ammenda. […]” (170 principi per praticare la verità). Sapevo di dovermi scusare con sorella Li. Ero stata così falsa da mentirle due volte. Ho deciso che dovevo aprirmi con lei sulla mia corruzione e le mie motivazioni. Non potevo nascondergliele. Dovevo dire la verità ed essere una persona sincera, a qualunque costo. Dopo aver pregato dierse altre volte, ho trovato il coraggio di mettermi a nudo con sorella Li. Le ho raccontato in dettaglio di come l’avevo ingannata e che mi ero pentita davanti a Dio. Ho smesso di coprire le mie bugie, perché sapevo che Dio mi osservava, e dovevo condividere tutto nei dettagli. Dopo averlo fatto, mi sono sentita come sollevata da un grande peso e molto più rilassata.
Da allora ho iniziato a pregare sempre dinanzi a Dio, chiedendoGli di scrutare nel mio cuore. Quando avevo qualche intenzione subdola, o se ero disonesta o falsa, chiedevo a Dio di disciplinarmi e fermarmi. Sapevo che il vizio di mentire non può essere risolto immediatamente e non ero mai stata una persona sincera nella mia vita. Volevo continuare a cercare di diventarlo. Dio ama e benedice coloro che sono sinceri, e solo chi è sincero può essere salvato. Da allora, ogni volta che mi accorgevo di avere un pensiero subdolo, pregavo al cospetto di Dio: “Dio, ho un problema e sento di non riuscire a superarlo senza mentire. Ti prego, illuminami affinché capisca la verità, e dammi la forza di abbandonare la carne. O Dio, voglio praticare la verità ed essere una persona sincera. Ti prego, aiutami. Te ne sono così grata!”
Una volta, dopo un incontro, un leader mi ha chiesto la mia opinione. Avevo effettivamente notato che era stato arrogante nella riunione, e c’erano anche altri problemi nella sua condivisione. Ma, dicendo la verità, temevo di ferire il suo orgoglio e di non piacergli. Non volevo essere sincera e fargli cambiare opinione su di me. Così ho risposto: “È stata bellissima”. Ma subito mi sono sentita malissimo. Avevo mentito, così ho pregato Dio e Gli ho chiesto di guidarmi a essere una persona sincera e a dire la verità. Poi sono andata a parlare con quel leader dei problemi nella riunione e mi sono sentita molto meglio. La successiva riunione che ha tenuto è stata molto migliore. Ho visto che Dio ci ascolta quando siamo sinceri nelle nostre preghiere. Ho notato che, dopo un po’ di tempo, stavo gradualmente cambiando. Prima avevo sempre mentito per proteggere reputazione e prestigio. Ma quando ho dato il mio cuore a Dio, chiedendoGli di vegliare su di me e di tenermi sotto controllo, ho visto il mio stato più chiaramente. Ho pregato dinanzi a Dio e ho praticato la sincerità. Questo a volte potrà offendere le persone, ma per me conta di più essere una persona sincera davanti a Dio.
Prima avevo l’abitudine di mentire per compiacere le persone, per proteggere reputazione e prestigio, ma ora mi adopero per essere una persona sincera in tutti gli ambienti che Dio predispone per me. Sono davvero grata a Dio per queste esperienze e questa comprensione. Il giudizio delle Sue parole mi ha aiutata a vedere la mia corruzione e a intraprendere dei cambiamenti. So che correggere l’abitudine di mentire richiede tempo, e che Dio sta preparando per me una serie di esperienze. Devo stare all’erta e non mentire, altrimenti disgusterò Dio. La cosa più importante è accettare il giudizio delle parole di Dio, e pregare e affidarsi a Lui per essere veramente liberati dalla tendenza a mentire. A Dio Onnipotente tutta la gloria!
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